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Juve, Oppini: “Altra stagione così impossibile. Vlahovic? Preferito a Dybala perché…”

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Arianna Di Pasquale

Domani alle 20.45 la Juventus in casa della Fiorentina scenderà in campo per l’ultima sfida del campionato, Oppini: “Non siamo abituati a stagioni così”

Questa sera prenderà il via l’ultima giornata della Serie A Tim 2021\2022 ed ancora molti verdetti sono da scoprire. Certa invece di un piazzamento utile per la Champions del prossimo anno è la Juventus, che domani chiuderà al Franchi questo campionato contro la formazione di Italiano che cerca punti utili per l’Europa League. Per commentare l’annata della Vecchia Signora è intervenuto in esclusiva a Notizie.com il celebre telecronista e opinionista tv Francesco Oppini, di nota fede bianconera: “Per noi è una novità, ci ritroviamo all’undicesimo anno di un ciclo interminabile, forse irripetibile, certamente il più lungo della storia del calcio italiano, con zero titoli in casella e con il minimo sindacabile che è il quarto posto per la prossima Champions League. Diciamo che alla Juventus questo non sarebbe mai tollerato, se non per il fatto che è una questione di numeri: prima o poi i cicli finiscono. Non è normale già assistere a cicli di 4-5 anni, figuriamoci ad uno di 10 con 20 trofei. Sono stati fatti tanti errori in un’annata sola e sono figli, secondo me, delle scelte iniziate tre anni fa con l’arrivo di Sarri e una programmazione sbagliata sul mercato; a seguire poi prendere Pirlo, che comunque ha sollevato due trofei, fatto più punti di quest’anno in classifica rispetto ad Allegri e portato una ventata di freschezza della Juventus, sottolineando che era un esordiente e che al primo anno ha fatto benissimo. Adesso serve ripartire in tempo zero perché alla Juve perdere un anno è anche possibile, due no“.

Francesco Oppini (Instagram)

Questione allenatore, Sarri e Pirlo sono stati mandati via nonostante i successi, Allegri dovrà ripartire avendo messo le basi quest’anno per la prossima stagione:Sarri è stato mandato via perché era un corpo estraneo alla Juventus, nonostante io non possa dire niente di lui di negativo come allenatore; cerco di guardare quello che da fuori un tifoso può capire ed il suo modo di essere, stare e fare era lontano anni luce dalla Juve, quindi il matrimonio non era da farsi, anche perché non si poteva pensare che la squadra, oltreché vincere, cominciasse anche a giocare bene col suo arrivo. Lui ha fatto molto bene ma a Napoli, che é una piazza in cui puoi tranquillamente perdere uno scudetto e nessuno ti mette pressione addosso. Pirlo secondo me è stata una scelta giusta ma che poteva essere portata avanti in modo differente. Allegri è tornato perché sappiamo benissimo che è un ottimo gestore di situazioni complicate e di grandi campioni, che però quest’anno non c’era più come nelle annate precedenti e quindi lui ha pagato lo scotto della cattiva programmazione, della perdita di Ronaldo all’improvviso ad agosto e probabilmente di una rosa non all’altezza“. L’attuale tecnico bianconero è già concentrato sulla prossima stagione:Bisognerà ripartire con gli acquisti che lui sa gestire, cioè con i grandi giocatori. Altrimenti bisogna rifondare da zero con un tecnico che sa ricostruire con i giovani, come Conte. Per me è bene ricominciare dai giovani con un avvenire sicuro: i vari de Ligt, Chiesa, Vlahovic, Locatelli, magari anche con il ritorno di Fagioli; nella rosa di elementi ce ne sono per far maturare la squadra, ma serve un tecnico che sappia far crescere un progetto giovane quindi bisognerà vedere che mercato vorrà fare la Juve quest’anno“.

Da juventino doc e da addetto ai lavori, Oppini analizza anche i saluti di Chielini e Dybala, avvenuti lo scorso lunedì all’Allianz in occasione del pari contro la Lazio:Quello di Chiellini è frutto dell’andamento naturale delle cose: perdiamo il nostro centrale difensivo, il capitano, perché arriva ad un’età particolare con dei problemi fisici oggettivi che di anno in anno lo portano ad essere sempre meno al top. Quindi purtroppo è un saluto naturale e allo stesso tempo forzato; noi però porteremo sempre in alto il suo nome, rimarrà una pietra miliare di questi 10 anni, è un giocatore stimato da tutti, forse l’ultimo vero marcatore difensivo italiano. Anche grazie alla ciliegina dell’Europeo che si meritava, perché comunque aveva perso due finali di Champions e anche l’altro europeo con Prandelli“.

Francesco Oppini (Instagram)

Mentre per Dybala – aggiunge – dispiace per l’attaccamento che lui ha sempre dimostrato, per il bravo ragazzo che è, per la faccia pulita che ha, per le giocate meravigliose che ci ha regalato a tratti, poi però c’è anche l’altro lato della medaglia: la Juventus aveva proposto un rinnovo di contratto che è stato rifiutato dal suo entourage perché all’epoca lui non si accontentava di scendere sotto i 15 milioni di euro a stagione. Agnelli lo disse che per prendere quelle cifre è necessario essere tra i top mondiali e non bastava il Paulo di adesso. Quando successe tutto era nel periodo-Sarri, nel suo momento migliore dove vinse l’ultimo scudetto la Juve e lui fu anche eletto MVP, ma dal punto di vista fisico non garantiva più la sicurezza che aveva prima: purtroppo 6 infortuni in 2 anni sono troppi per un 10 della Juve, così la società ha preferito puntare su un giocatore più integro e più giovane come Vlahovic“, chiosa l’opinionista di Tiki Taka e telecronista di 7Gold.

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Arianna Di Pasquale