E’ allarme per gli attacchi hacker russi all’Italia. Si temono delle offensive più potenti nei prossimi mesi.
In Italia è scattato l’allarme degli attacchi hacker russi. Dopo quanto successo negli ultimi giorni, il nostro Paese è pronto ad alzare la massima attenzione per cercare di difendersi da altre offensive che, come ammesso dal sottosegretario Gabrielli, potrebbero essere anche più potenti delle ultime.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, gli attacchi di Killnet potrebbero essere solamente un’azione dimostrativa che anticipa un’offensiva ben più pericolosa e per questo motivo bisogna prepararsi a rispondere in maniera adeguata a queste vicende che, come detto, ormai sono quasi all’ordine del giorno in Italia.
In attesa di capire quale sarà la reazione dell’Italia, la Procura di Roma ha aperto un’indagine per accertare meglio quanto successo. L’accusa è quella di accesso abusivo al sistema informatico con finalità di terrorismo e nelle prossime ore potrebbero arrivare già i primi risultati degli accertamenti effettuati dalla Polizia Postale.
Attacchi dagli hacker russi che, secondo quanto riferito dal presidente del Copasir Urso, sono dovuti “all’aggressione all’Ucraina. Sappiamo che la Russia è il Paese più attrezzato per la guerra cibernetica e questa è una delle linee con cui agisce il conflitto ibrido“.
Accuse che, però, Vladimir Putin respinge con forza. Anzi, l’inquilino del Cremlino rigira la frittata e rilancia: “Vengono compiuti tentativi mirati di disabilitare le risorse internet dell’infrastruttura informativa russa“.
Insomma, una guerra destinata a continuare ancora per diverso tempo visto che da parte di Mosca non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro. Proprio per questo motivo, l’Italia si è detta pronta ad alzare l’attenzione per rispondere ad eventuali altri attacchi hacker da parte dei russi.
Il timore è quello di una offensiva più potente nei prossimi giorni e da qui nasce la necessità di mettere in campo un sistema di sicurezza migliore rispetto a quello attuale visto quanto successo in queste ultime settimane dove Killnet è riuscito a penetrare anche nei siti dei ministeri.