Covid, è allarme per le reinfezioni: il report dell’Iss

Pubblicato il consueto report settimanale dell’Iss sul Covid. E il numero delle reinfezioni comincia a preoccupare.

Consueto appuntamento con il report settimanale dell’Iss sul Covid. Nel documento del 21 maggio a spiccare sono i numeri sulle reinfezioni. Secondo il monitoraggio, citato da TgCom24, negli ultimi nove mesi quasi mezzo milione di persone (il 3,9% dei casi segnalati) ha avuto il virus almeno per la seconda volta.

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Il report dell’Iss sul Covid: ecco tutti i numeri © Ansa

A reinfettarsi, sempre secondo questo report, sono maggiormente le donne, chi si è vaccinato da oltre 120 giorni, i giovani e gli operatori sanitari. Chi non si è sottoposto all’immunizzazione, inoltre, con la variante Omicron ha un rischio 18 volte maggiore di riprendere il Covid.

Fortunatamente i casi per la maggior parte dei casi non sono gravi e per questo motivo gli ospedale sono in controllo e non rischiano, almeno al momento, di andare sotto pressione. Ma l’attenzione resta sicuramente molto alta e l’invito dell’Iss è ancora quello di continuare a vaccinarsi per cercare di ridurre il numero delle reinfezioni.

Sale l’età dei ricoverati

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Sale l’età dei ricoverati sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva: le ultime © Ansa

L’altro dato che preoccupa gli esperti è la salita dell’età media dei ricoverati nei reparti ordinari e in terapia intensiva. Secondo il report dell’Iss, entrambi i dati sono portati intorno ai 75 anni e questo trend potrebbe essere confermato anche in futuro.

Discorso diverso, invece, per l’incidenza delle infezioni Covid in tutte le fasce d’età. In questo caso si è registrato un calo e questo è sicuramente rappresentato dall’arrivo del caldo e dal fatto che le persone stanno più all’aperto.

Nel report, inoltre, è stato segnalato come la dose booster ha un’efficacia pari all’88% contro la malattia severa. Anche in questo caso si tratta di una buona notizia in vista di una possibile convivenza con il virus nel prossimo autunno.

Tutti dati che dovrebbero finire sul tavolo del premier Draghi, chiamato a decidere sulle mascherine al chiuso. Molto probabilmente si deciderà l’eliminazione dell’obbligo del dispositivo di protezione dal 15 giugno, ma la scelta definitiva sarà presa solamente a pochi giorni dalla scadenza.

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