Vaiolo delle scimmie, allerta in tutta Europa per la malattia che si sta continuando a diffondere. Arriva la conferma da parte degli esperti su come possa essere nato il focolaio
E’ allarme vaiolo delle scimmie in tutta Europa. Pochi giorni fa il primo caso in Italia, precisamente all’ospedale ‘Spallanzani‘ di Roma. Nella giornata di ieri altre due persone con gli stessi sintomi. In Inghilterra ed in Portogallo i contagi aumentano, ma mai come in Spagna dove la situazione è davvero fuori controllo.
Per il momento sono 30 le persone accertate, a riportato è il Ministero della Sanità. Proprio loro sono stati i primi a lanciare l’allarme per questa malattia. Precisamente da Madrid: proprio dalla capitale spagnola si è ipotizzato il fatto che fosse nato tutto. Sono moltissime le persone che stanno avendo questo tipo di problema.
Per i medici del Regno Unito questi casi continueranno ad aumentare. Gli esperti nel nostro paese tendono a tenere alta la guardia e a non farsi prendere dal panico. Nel frattempo arrivano le parole da parte dell’assessore regionale alla Salute, Enrique Ruiz Escudero che ha annunciato come sia potuto scoppiare questo focolaio nel loro paese.
Vaiolo delle scimmie, focolaio scoppiato in una sauna
Per Escudero non ci sono dubbi: il focolaio è scoppiato all’interno di una sauna. Continuano le indagini e le analisi da parte degli esperti nel settore per cercare di interrompere le catene di trasmissione del virus che sta provocando panico. Le autorità sanitarie nazionali sono convinte che, nei prossimi giorni, i casi continueranno ad aumentare sempre di più.
Nel frattempo altri casi sono stati riportati alle Canarie, proprio il luogo dove era rientrato il primo paziente in Italia. Ricordiamo i sintomi: febbre, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza e linfonodi ingrossati ed anche eruzioni cutanee. Come viene trasmesso? Con contatto diretto con le vescicole o contatto prolungato e ravvicinato con secrezioni respiratorie. Anche contatto diretto con oggetti contaminati da fluidi corporali da una persona contagiata.
