Alla fine della partita col Verona e durante il giro di campo, alcuni sostenitori di fede laziale hanno incalzato il patron laziale sul futuro del serbo
Il campionato è finito, l’obiettivo europeo e la supremazia cittadina è stata raggiunta, adesso nella testa dei tifosi della Lazio c’è solo il mercato e la possibilità che la squadra possa migliorare. “Ma stavolta davvero“, il leitmotiv dei sostenitori di fede laziale. Il sogno è quello di trattenere i migliori e puntellare il gruppo con calciatori altrettanto forti per disputare un torneo che consenta poi di tornare in Champions League. Per tanti tifosi la domanda è solo una: che fine fa Milinkovic-Savic. Il giocatore più forte della squadra, il migliore centrocampista del campionato italiano. Una domanda che diventa un vero tormentone che parte alla fine di ogni stagione e alla vigilia di ogni mercato.
Il futuro di Milinkovic-Savic è una vera ossessione. Talmente forte che le pressioni sul presidente Lotito non mancano. Lui non ci bada o forse fa finta di non badarci. Ma per i tifosi non conta altro se non quello che succede al centrocampista serbo. Il presidente non si pronuncia, aspetta. Almeno fino al termine della partita col Verona, l’ultima di campionato. Lì è successo qualcosa. Mentre la squadra stava facendo il giro di campo insieme al patron, quest’ultimo è stato chiamato da alcuni tifosi in Monte Mario. “Non vendere Milinkovic presidente, non lo vendere...”, gli hanno urlato.
In un primo momento il presidente della Lazio non riesce a capire cosa vogliono quei tifosi, ma loro continuano a chiamarlo e continuano a chiedere che Milinkovic non venga venduto. Incuriosito da cosa gli dicono i tifosi sugli spalti, Lotito si avvicina, capisce, riflette e poi con faccia seria risponde: “Non lo vendo“, e mentre si allontana lo ripete, sottolineandolo anche con un gesto inequivocabile delle mani. I tifosi a quel punto si sentono quasi sollevati e contenti della risposta del presidente.
Ma ci riuscirà a trattenerlo. E soprattutto era sincero Lotito? Milinkovic sta bene nella capitale, è legatissimo alla Lazio e non gli dispiacerebbe restare, ovvio, ma l’età avanza, la voglia di andare in una squadra più competitiva si fa sentire sempre di più, forse mai come quest’anno. Il suo agente Kezman è dalla fine dell’anno scorso che sta intensificando i contatti e i rapporti con altre squadre. Con la Juve, ad esempio, c’è stato qualcosa di più, ma per ora non si è mosso nulla. Il manager garantisce al suo assistito che ci sarà gran battaglia su di lui, con squadre pronte a ricoprirlo d’oro. Lui, in realtà, avrebbe già dato mandato di vendere una delle due case di sua proprietà, ma questo non vuol dire nulla. La verità è che sarà difficile trattenerlo, soprattutto se dovessero arrivare proposte superiori agli 80 milioni.