Dal Presidente del Senato Casellati al Ministro Lamorgese, tante le celebrazioni e i ricordi di Giovanni Falcone
Trent’anni dalla strage di Capaci. L’Italia celebra il ricordo di uno dei momenti più drammatici della sua storia. L’assassinio di Giovanni Falcone, della moglie e della sua scorta, rappresentano ancora oggi uno dei punti più bassi della nostra Nazione. “Il nostro undici settembre”, come ha dichiarato l’ex procuratore di Palermo Giancarlo Caselli. Tante le voci, i ricordi, le testimonianze e le dichiarazioni in ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e di tutti gli uomini di Stato caduti sotto i colpi della Mafia.
“A 30 anni dalla strage di Capaci il giudice Giovanni Falcone continua a guidare la lotta alla mafia. Il suo coraggio rivive ogni giorno nel desiderio di riscatto della sua Sicilia e dell’intero Paese. Il 23 maggio del ’92, l’esplosione che uccise il magistrato, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, colpì duramente l’Italia, ma travolse anche Cosa Nostra. L’intuito, la determinazione e il sacrificio di Falcone, ci indicano la strada per reprimere il fenomeno mafioso alimentando quella rivoluzione pacifica che parte dai più giovani, dalle scuole per arrivare al cuore di tutta la società nel segno della legalità”. Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal capo della Polizia Lamberto Giannini, ha deposto una corona di alloro alla Stele di Capaci lungo l’autostrada che collega l’aeroporto alla città. Nel giardino della memoria poco distante dalla Stele, per tutta la giornata mille studenti delle scuole di Palermo si alterneranno in tantissime attività, organizzate dall’associazione Quarto Savona Quindici, legate all’educazione alla legalità. “Sono passati trent’anni da allora e noi pensiamo che tanto è stato fatto. Noi pensiamo che l’insegnamento di Falcone e Borsellino è fatto di forza, determinazione e coraggio. Sta avendo il suo risultato. Sconfiggere la mafia non è mai semplice però anche la scossa che ha avuto la società civile ha rappresentato un ulteriore passo avanti nella coscienza di tutti noi”.