E’ stato condannato, dal Tribunale di Kiev per crimini di guerra, il primo soldato russo dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina
Il tribunale di Kiev ha condannato all’ergastolo il 21enne soldato russo Vadim Shishimarin, ritenuto colpevole di aver ucciso a sangue freddo un civile ucraino disarmato, crimine per il quale il soldato si era dichiarato colpevole fin dall’inizio del processo lo scorso 13 maggio. Il verdetto è stato pronunciato questa mattina dal giudice Serhii Ahafonov del Tribunale di Kiev, in un’aula gremita di persone alla presenza dello stesso imputato che ha ascoltato il giudice dietro il vetro della sua cella.
Il civile ucciso si chiamava Oleksandr Shelipov e aveva 62 anni e Shishimarin con altri quattro soldati l’avevano incontrato mentre, pedalando in bicicletta, parlava tranquillamente al telefono a pochi passi da casa, su una strada di Chupakhivka, città nella regione nordorientale di Sumy. Uno dei soldati aveva ordinato a Shishimarin di sparare all’uomo temendo che l’uomo potesse segnalare la loro posizione all’esercito ucraino. Shishimarin giustiziò l’uomo con 4 colpi alla testa.
“Sono sinceramente pentito. Ero nervoso in quel momento, non volevo uccidere… però è successo”, aveva detto Shishimarin a sua discolpa durante il processo. Doveva obbedire agli ordini del suo superiore racconta in aula, ricordando che un ufficiale gli aveva detto di sparare all’uomo che stava parlando al telefono e che avrebbe potuto fornire informazioni sulla loro posizione, dato che Shishimarin e altri militari russi si trovavano a bordo di un’auto rubata e stavano scappando dalle forze ucraine che avevano distrutto il loro carro armato.
La sentenza ha affermato che, sebbene Shishimarin abbia collaborato alle indagini, avrebbe ammesso le colpe ed espresso anche rimorso, non si poteva accettare la sua affermazione secondo la quale non aveva intenzione di uccidere quando ha sparato contro il civile. Alla sentenza ha assistito anche la vedova dell’anziano ucciso che ha commentato: “Si merita l’ergastolo per aver ucciso mio marito” che comunque si è detta disposta ad accettare uno scambio di prigionieri ucraini con l’assassino del marito “in modo da salvare i nostri ragazzi”.
Questa sentenza per crimini di guerra potrebbe essere soltanto la prima di molte altre, si starebbe infatti indagando per crimini di guerra su altri 41 soldati russi, accusati di bombardamenti sui civili, stupri, uccisioni indiscriminate e saccheggi. Nel frattempo anche la Corte penale internazionale dell’Aia, il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, sta indagando per crimini di guerra compiuti dall’esercito russo in Ucraina. L’avvocato di Shishimarin ha già preannunciato il ricorso mentre, dal Cremlino non è stato rilasciata nessuna dichiarazione in merito.