Italia Viva di Matteo Renzi? Sparito dai radar. L’affondo contro l’ex leader

In queste ore alcuni siti e giornali hanno fatto notare una scomparsa passata altrimenti in sordina: quella di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, dalle prossime elezioni comunali. 

renzi
(Ansa)

Nessuna traccia del logo e del nome del partito fondato dall’uomo che soltanto pochi anni fa puntava a rivoluzionare il Pd e persino la Costituzione italiana. Da ore siti e giornali si sono accorti di un dettaglio forse passato inosservato agli altri media. Quello della pressoché totale scomparsa di Italia Viva dalle prossime elezioni locali, tanto da non presentarsi nemmeno nel Paese di origine del suo fondatore, Rignano sull’Arno.

Le spiegazioni di un’assenza diffusa

La spiegazione sarebbe legata a ragioni di natura politica ma anche, sostanzialmente, a un calo significativo dei numeri registrati dal partito nei territori, almeno rispetto ai primi tempi subito successivi al suo lancio. Di fatto, Renzi ha scelto di non presentarsi a questa tornata elettorale e il suo partito risulta assente dappertutto.

In sostanza, non c’è più quell’influenza di cui Renzi poteva godere solamente qualche anno fa sulla politica nazionale, ma nemmeno nei territori il lavoro di costruzione di un nuovo partito di centro-sinistra sembra avere preso piede o affascinato i militanti della prima ora, che hanno già forse riposto le bandiere nel cassetto.

Tra i primi a notarlo è stato il giornale diretto da Marco Travaglio, Il Fatto quotidiano, che riporta molto chiaramente che “alle prossime Amministrative il simbolo del partito renziano è sparito quasi ovunque. Da Asti a Palermo, da Verona a Genova fino alla Toscana, un tempo culla del renzismo, Italia Viva ha deciso di non presentarsi, ma di far correre alcuni dei suoi candidati all’interno di liste civiche, talvolta a sostegno di un candidato sindaco di centrodestra, talvolta di centrosinistra”.

L’attacco del quotidiano di Travaglio al partito di Renzi

Poi la mazzata finale nei confronti di Renzi, contro cui il quotidiano diretto da Travaglio non è mai stato tenero, specialmente nei confronti delle vicende giudiziarie legate alla famiglia Renzi e al padre Tiziano, per le quali l’ex leader del Pd ha voluto scontrarsi più volte con lo stesso Travaglio davanti ai giudici. “Anche a Rignano sull’Arno, dove abitano i Renzi e dove il padre Tiziano è stato a lungo il deus ex machina della politica cittadina, Italia Viva ha deciso di non presentarsi alle amministrative“, si limita in questo caso a riportare il quotidiano.

Che aggiunge ancora: “Nei capoluoghi che andranno al voto il prossimo 12 giugno, il simbolo renziano non compare praticamente da nessuna parte. Non è presente né nelle città dove Italia Viva ha fatto un endorsement nei confronti di un candidato sindaco di centrodestra – Marco Bucci a Genova, Roberto Lagalla a Palermo , Flavio Tosi a Verona ,Valerio Donato a Catanzaro e Daniele Sinibaldi a Rieti – ma nemmeno nei comuni in cui i renziani vorrebbero vedere eletto un sindaco di centrosinistra”.

Poi l’elenco: “Non ci sarà a L’Aquila, Belluno, Frosinone, Lodi, Padova, Pistoia, Lucca, ma neanche a Parma dove Iv sostiene l’assessore della giunta di Federico Pizzarotti, Michele Guerra. In altri comuni, come Monza e Como, i renziani presentano una lista unica con Azione, più Europa e il Partito Socialista“.

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