Il video di un gruppo di cinghiali che si divertono in un laghetto naturale sulla Cassia, a Roma, sta facendo il giro del web. E la Lega attacca duramente il Comune.
I cinghiali continuano ad essere protagonisti nella Capitale. In questo caso a fare il giro del web è un video, postato sui social da Federico Ferrai, coordinatore della Lega giovani nel XV municipio, dove si vede un gruppo di ungulati tuffarsi in un laghetto naturale sulla Cassia, estrema periferia nord della Capitale, e divertirsi.
Il filmato naturalmente è stato accompagnato dal commento dell’esponente leghista: “Sulla Cassia a Roma-XV Muncipio è stato aperto il primo acquafan per i cinghiali per trattenere i cinghiali nella zona rossa. Ovviamente si scherza“.
Non sono mancati naturalmente commenti critici da parte del Governo nei confronti del sindaco Gualtieri. Ma c’è anche chi è sceso in campo in difesa degli stessi cinghiali chiedendo di non toccarli.
Il filmato è stato postato in un momento non assolutamente semplice per la Capitale a causa della peste suina. Un virus che non solo sta portando il Campidoglio a prendere delle misure restrittive per alcune zone, ma sta provocando diverse polemiche anche per l’ultima ordinanza nella quale si precisa, come riportato dal Corriere della Sera, che “i capi cacciati possono essere destinati all’autoconsumo esclusivamente all’interno della stessa zona di attenzione e solo se sono negativi al virus“.
Un’ordinanza non assolutamente condivisa dagli animalisti. “I cinghiali abbattuti – hanno fatto sapere dall’Oipa subito dopo la pubblicazione del provvedimento – potrebbero finire nei nostri piatti. Per sei esemplari trovati positivi al virus, si farà strage. Prima ripopolano ad uso e consumo dei cacciatori, poi decidono il depopolamento sulla pelle di essere senzienti senza considerare alternative“.
E la stessa associazione si è detta pronta ad impugnare questa ordinanza. In attesa di capire come andrà a finire questa vicenda, vi proponiamo il video dei cinghiali che si divertono nel laghetto artificiale sulla Cassia.