Pace in Ucraina, ecco la proposta in sei punti per mettere fine al conflitto

Se l’idea di sconfiggere la Russia è per molti un’idea sostanzialmente irrazionale, c’è allora bisogno di una proposta concreta che possa guardare alla pace e alla fine del conflitto in Ucraina. 

Zelensky
(Ansa)

Per farlo, serve quindi una soluzione concreta che possa essere messa sul tavolo ed accettata da entrambe le parti. A lanciare una proposta in sei punti ci ha così provato il presidente delle camere penali del diritto europeo e internazionale Alexandro Maria Tirelli, dalle colonne del quotidiano romano Il Tempo.

Una sfida che non contempla l’intenzione di “umiliare” Mosca, come si ripete da settimane, per allontanare la possibilità della nascita di un sentimento revanscista sempre più forte al Cremlino, proprio come accadde con il Trattato di Versailles prima della Seconda guerra mondiale nei confronti dei tedeschi.

Allo stesso tempo, però, spiega il giurista, “una guerra ad oltranza è impensabile”, e di conseguenza è assolutamente necessario che la diplomazia mondiale si muova in fredda per fare terminare il conflitto. Per farlo, serve “uno schema che preveda, per i due contendenti in lotta, la contemporanea condizione di Paese vinto e vincitore”. Per dirla in maniera più comprensibile, “un pareggio”.

Come si articola la proposta in sei punti

Per fare in modo che questo accada c’è però bisogno innanzitutto, continua il giurista, di mettere da parte l’idea di ingresso dell’Ucraina nell’orbita europea e occidentale, e quindi di una sya trasformazione in un’area di stoccaggio dell’Alleanza Atlantica. Dando sostanzialmente seguito alle parole che, stupendo un po’ tutti, ha pronunciato persino Papa Francesco quando ha parlato dell’abbaiare della Nato alle porte della Russia. 

Allo stesso tempo va riconosciuta l’autodeterminazione del popolo ucraino. Così le camere penali presiedute da Tirelli hanno avanzato una proposta, resa pubblica dal quotidiano diretto da Davide Vecchi. Questa, articolata in sei punti, prevede innanzitutto il riconoscimento ucraino del passaggio della Crimea alla Russia e l’indipendenza delle regioni del Donesk e del Lugansk.

Poi, il rispetto dell’indipendenza, dell’integrità territoriale e dell’autonomia politica dell’Ucraina, e l’adesione della stessa al Patto atlantico. A seguito di ciò, però, la proposta prevede al contempo un accordo sulla non proliferazione o installazione di armi nucleari, chimiche o batteriologiche in Ucraina. Infine, ultimo punto ma non ultimo per importanza, l’interruzione delle sanzioni contro la Russia. Visto e considerato, inoltre, che i dati spiegano come il Cremlino stia reggendo bene a queste ultime, mentre a finire in difficoltà sono più di tutti le economie europee.

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