Russia, niente da fare per Alexei Navalny: perde l’appello e la sua condanna è stata confermata. Anche se non mancano le ulteriori novità in merito alla sua vicenda
In questi giorni si era ritornato a parlare di lui. Come avete ben potuto intuire sia dal titolo che dalla foto stiamo parlando di Alexei Navalny che ha perso il suo ricorso presentato in appello per quanto riguarda il processo in cui è stato condannato per frode, appropriazione indebita ed oltraggio alla Corte.
Il dissidente russo è stato condannato per nove anni: questo è quello che arriva ufficialmente dalla giustizia del suo paese. Le novità, però, come riportate in precedenza ci sono: verrà trasferito in una colonia penale a regime rigoroso. Questa, però, è una pessima notizia per lui visto che la vita non sarà affatto semplice e potrà ricevere solamente pochissime visite da parte dei suoi familiari.
A comunicare la condanna dell’uomo ci ha pensato Oleg Kozlovsky, ricercatore per la Russia di Amnesty International. Quest’ultimo ha pubblicato un messaggio sul proprio account ufficiale Twitter.
Moscow City Court has just upheld the 9-year sentence for Alexey Navalny. It enters force, and he will be transferred to a strict regime penal colony. Not only will he face even harsher conditions there, but he will also have fewer family visits.
— Oleg Kozlovsky (@kozlovsky_en) May 24, 2022
Russia, Navalny perde appello: resta condanna 9 anni di carcere
Questo il messaggio tradotto in italiano: “Il tribunale della città di Mosca ha appena confermato la condanna a 9 anni per Alexey Navalny. Entra in vigore e sarà trasferito in una colonia penale a regime rigoroso. Non solo affronterà condizioni ancora più dure lì, ma avrà anche meno visite familiari“.
Non è finita qui visto che il tribunale Basmanny di Mosca, intanto, ha emesso altri mandati d’arresto per quattro stretti collaboratori di Navalny. Ad annunciarlo ci ha pensato ‘Radio Liberty’. Queste quattro persone sono state accusate di appartenere ad un gruppo di “estremisti”. Si tratta di: Ivan Zhdanov, Lyubov Sobol, Vyacheslav Gimadi, e Leonid Volkov.
