Il vaiolo delle scimmie, che si sta diffondendo rapidamente, potrebbe essere stato agevolato da un evento tenutosi in Europa. Scopriamo dove.
Il vaiolo delle scimmie sta preoccupando tutta l’Europa, a causa della sua rapida diffusione in un lasso di tempo estremamente breve. Molti virologi hanno espresso la propria preoccupazione per il nuovo boom di contagi di monkeypox, che potrebbe portare ad una seconda pandemia. Credevamo di essere usciti dalla fase più nera della pandemia di Covid-19, ma questo nuovo outbreak del vaiolo delle scimmie potrebbe mettere tutto in discussione. Ebbene, un importante aggiornamento in merito alla diffusione del vaiolo delle scimmie è arrivato negli ultimi giorni: le autorità di uno stato europeo avrebbero identificato l’evento che ha fatto partire il boom di contagi di monkeypox in Europa. Scopriamo dove e quando si è tenuto l’evento.
L’evento incriminato
Stando alle autorità spagnole, un cluster di contagi legato al vaiolo delle scimmie avrebbe avuto origine nelle Canarie. Nel dettaglio, l’evento sotto la lente di ingrandimento sarebbe il Gay Pride Maspalomas, tenutosi dal 5 al 15 maggio a Maspalomas, nella provincia di Las Palmas, isole Canarie. Il quotidiano spagnolo El Paìs riporta che le autorità della Spagna avrebbero identificato tale evento – al quale avrebbero partecipato circa 80.000 persone – come origine dell’outbreak di casi di vaiolo delle scimmie in Europa.
Proprio dalle isole Canarie è tornato in Italia il paziente zero italiano di vaiolo delle scimmie. Ed è plausibile che l’evento in questione – il Gay Pride Maspalomas – possa aver contribuito significativamente al boom di casi nelle settimane successive, in quanto il virus incriminato si trasmetterebbe tramite contatti sessuali.
Le parole di Bassetti
Anche il virologo Matteo Bassetti aveva parlato, qualche giorno fa, del legame tra rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso e vaiolo delle scimmie. Queste le parole del virologo. “La maggioranza dei casi ad oggi riportati sono avvenuti all’interno di comunità chiuse, di cluster, fatte soprattutto da omosessuali che hanno avuto rapporti con altri uomini“. Bassetti ha poi aggiustato il tiro, dopo essere stato accusato di omofobia sui social media. “Io ho semplicemente riferito quelli che erano i dati che venivano dalla Spagna e dal Portogallo, e cioè che una parte dei contagiati fossero omosessuali. Con questo nessuno vuole assolutamente porre uno stigma nei confronti di nessuno”.