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A Stromboli incendio provocato da troupe per Fiction Rai con Ambra e Pontecorvo

Published by
Daniele Magliocchetti

Incredibile ma vero, doveva essere un piccolo fuoco dimostrativo per documentario su Protezione Civile, ma il vento da ponente ha esteso le fiamme e provocato un disastro

Alla fine sull’isola di Stromboli sono dovuti arrivare di corsa due Canadair e un elicottero dei vigili del Fuoco per spegnere un incendio che da piccolo (e dimostrativo come doveva essere originariamente) è diventato gigantesco e pericoloso, anche per le persone che vivono sull’isola. E tutto è nato a causa di un documentario-fiction sulla Protezione Civile prodotto dalla Rai, con la regia del famoso Marco Pontecorvo e con l’attrice Ambra Angiolini che erano lì sul posto e se la sono vista brutta. Ma cosa è successo?.

Incendio a Stromboli durante le riprese della fiction su protezione civile

Secondo quanto risulta a Notizie.com, la produzione e soprattutto gli sceneggiatori, per preparare al meglio e rendere più realistico il luogo, con qualche effetto reale di fumo e fuoco, hanno dato vita a un piccolo incendio, con la supervisione dei vigili del fuoco di Messina (che sono di competenza di Stromboli), ma il problema è stato il vento che da Ponente è quasi piombato all’improvviso, soffiando di brutto ed estendendo il fuoco fino vicino alle abitazioni. Tutti gli addetti alla produzione sono dovuti scappare per proteggersi, anche perché il fuoco avanzava velocemente. La responsabilità però in parte è anche dei vigili che supervisionavano il tutto. Ad ogni modo

Due Canadair e un elicottero specializzato sono partiti velocemente da Palermo. Un intervento non economico: e ora chi paga?

E’ un elicottero speciale è un Erickson ed è stato usato per spegnere l’incendio a Stromboli

Per spegnere un incendio che non doveva esserci e quasi al limite del doloso sono stati usati dei mezzi speciali d’urgenza. I primi ad arrivare sono stati due Canadair, due aerei giganteschi che prendono migliaia di litri d’acqua e la gettano sull’incendio. Oltre a loro è stato usato anche un elicottero speciale, un Erickson Air Crane 64, un elicottero biturbina. Entrambi i mezzi sono partiti da Palermo, anche perché erano in azione tra i boschi, quindi è stato un bene perché erano già pronti.

Il problema di questi interventi urgenti è che costano parecchio. E in una situazione dove ci doveva essere più controllo e più prevenzione, soprattutto con i vigili presenti. Una responsabilità grave da parte della produzione e di cha ha avuto la brillante idea di accendere il fuoco. Ad ogni modo un Canadair costa circa 25 milioni di euro, e un’ora di volo si aggira sui 9 mila euro, senza contare che bisogna metterci lo stipendio annuo del controllore di volo, circa 60.000 euro lorde annue, quello del pilota per un intervento del genere che si aggira tra i 3 mila euro e infine l’elicottero che costa circa 4 mila euro l’ora. Senza contare qualche piccolo danno alle abitazioni e il grande spavento per gli abitanti. Una bazzecola che si è trasformata in una cosa più grossa, costosa e soprattutto grave. Chi pagherà tutto questo?

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Daniele Magliocchetti