Lunedì scatta il salasso: ecco chi sarà costretto a pagare il prezzo più alto

Lunedì scatterà una data molto attesa e temuta. Commercialisti, commercianti e semplici cittadini, in prima linea

Un vecchio detto popolare diceva più o meno così: tre sono le certezze nella vita, la nascita, la morte e le tasse. Dopo la dilazione legata al Covid, le attese e le polemiche, ecco (come al solito puntuali), arrivate le tanto temute tasse. La data di lunedì prossimo è infatti segnata sul calendario di commercialisti e cittadini. Quest’anno ci saranno diverse novità e qualche agevolazione per gli utenti.

Si potrà infatti sfruttare la tecnologia e attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, si potranno scaricare i modelli per la dichiarazione dei redditi “precompilata”. A partire dal 31 maggio, poi, si potrà inviare il 730 così come stilato dal fisco oppure, qualora fosse necessario farlo, attuare qualche piccola modifica. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, ha fatto il punto della situazione. “La dichiarazione precompilata si arricchisce ogni anno di ulteriori dati a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e si conferma un’utile semplificazione: infatti non solo facilita gli adempimenti, ma rappresenta anche una garanzia per il contribuente”.

Uno dei vantaggi è raccogliere in modo automatico le spese detraibili. La dichiarazione precompilata permette di conoscere le agevolazioni cui si ha diritto, evitando così che alcune opportunità offerte dalla legge non vengano colte. Quali sono i tempi? L’Agenzia delle Entrate ricorda che si potrà effettuare la dichiarazione entro il 30 settembre per chi presenta il 730 e il 30 novembre per chi utilizza l’applicazione Redditi web. “I numeri dimostrano la crescente familiarità dei cittadini con questo strumento, che fino a pochi anni fa appariva impensabile”, ha aggiunto Ruffini.

A fare la voce grossa tra i dati inseriti, sono le spese mediche, con un aumento del 40%: da 718 milioni del 2021 a oltre un miliardo. Incrementi rilevanti (oltre il 35%) ci sono stati anche alle voci bonifici per ristrutturazioni (10 milioni), e “contributi lavoratori domestici” (3,8 milioni, +14%). L’aumento più significativo, però, ha riguardato i dati relativi alle spese scolastiche, passati in un anno da 4.600 a 458mila, e quelli sulle donazioni a onlus, associazioni e istituzioni religiose, cresciuti da 550mila a oltre 1 milione e 600mila.

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