Durante l’invasione di campo avvenuta nella giornata di domenica a Reggio Emilia alcuni sostenitori della squadra, dopo essere entrati in campo, sono stati presi a schiaffi dagli ultrà della squadra. Anche se una parte del web gli ha dato anche ragione – VIDEO
Era inevitabile che, a fine partita, alcuni sostenitori della squadra del Milan al triplice fischio finale invadessero il campo del ‘Mapei Stadium‘. Ovviamente l’obiettivo era quello di festeggiare, insieme ai calciatori, la conquista dello scudetto che mancava da ben undici anni.
Migliaia sono coloro che hanno deciso di entrare sul terreno di gioco per cercare di scattare qualche selfie con i loro beniamini o magari cercare di ricevere la maglia, pantaloncino o quant’altro. Anche se sul web spuntano dei video in cui si vedono delle persone (descritte come ultrà del ‘Diavolo’) che non hanno per nulla preso bene l’atteggiamento da parte di questi tifosi nell’entrare in campo.
Come hanno voluto risolvere la questione? Mettendo le mani addosso. Anzi, come si può vedere chiaramente dal filmato c’è proprio chi dà dei veri e propri “schiaffoni” dietro la nuca ed in faccia. Una scena che ha fatto rabbrividire gli utenti che hanno condannato questo gesto. A dire il vero, però, c’è anche chi li ha giustificati e si è schierato dalla loro parte.
Milan, tifosi presi a schiaffi dagli ultrà – VIDEO
One way to deal with pitch invaders: AC Milan ultras hand out slaps to fans celebrating the 3-0 win over Sassuolo which clinched the club’s 19th Scudetto #Milan #rossoneri 🔴⚫️pic.twitter.com/IR2Yg1fVvw
— Danny Armstrong (@DannyWArmstrong) May 23, 2022
Come si può vedere da questo video (registrato da persone che si trovavano in tribuna) alcuni di loro sono stati colpiti pesantemente da altri sostenitori. Chi alle spalle, in faccia: c’è anche chi ha ben pensato di prenderli a calci.
Scene davvero che lasciano senza parole. Però come riportato in precedenza, secondo alcuni la colpa è proprio la loro. Per non aver rispettato le indicazioni organizzative della Curva. Le vittime sono la maggior parte ragazzini che cercano di difendersi dalla furia dei loro capi “anziani”.
