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Sport

Roland Garros, Nadal è nei guai: rovinato il suo rituale scaramantico

Published by
Carlo Roscito

In Francia è stato vietato l’utilizzo delle bottigliette di plastica che lo spagnolo sistemava maniacalmente di fronte alla propria panchina.

Qualcuno li chiama rituali, altri li definiscono veri e propri tic. Rafael Nadal ha dettato legge in campo negli ultimi 20 anni e nel frattempo stabilito le sue “regole” scaramantiche. L’esempio più lampante è la serie di gesti ripetuta a ogni servizio.

Rafael Nadal ha dei riti scaramantici che ripete in modo maniacale in ogni partita (Ansa Foto)

Pulisce la linea, sbatte la racchetta sul tallone, sistema i calzoncini, poi la maglia all’altezza delle spalle, un tocco sul naso, i capelli indirizzati dietro le orecchie, ancora il naso e di nuovo i capelli. Ogni singolo servizio. Ora il Roland Garros sta mettendo a repentaglio un’altra routine che ha contraddistinto la sua straordinaria carriera costellata di trionfi, soprattutto sulla terra rossa francese. Il torneo è iniziato domenica e molti tennisti sono già scesi in campo per i match del primo turno.

La decisione è stata presa dall’ex tennista Amelie Mauresmo

Al Roland Garros hanno vietato l’utilizzo delle bottigliette di plastica che Nadal sistemava sempre di fronte alla propria panchina (Ansa Foto)

Lo spagnolo è tra questi (superato agevolmente il malcapitato Thompson con un triplo 6-2), però ha dovuto fare i conti con un nuovo regolamento che ha rovinato i suoi “piani”. Soprattutto quelli relativi alle bottigliette che posiziona in ordine maniacale di fronte alla sua panchina. Non potrà più farlo visto che in Francia, su indicazione della direttrice Amelie Mauresmo, è stato vietato utilizzare i contenitori di plastica durante gli eventi sportivi per salvaguardare l’ambiente. Il maiorchino, insomma, è costretto a modificare il suo rito con le nuove bottigliette, trasparenti e personalizzate che ogni tennista può riempire con le proprie bevande in allenamento e in partita. Un cambiamento che Rafa, scaramantico com’è, spera non vada a inficiare su quello che può essere considerato il “suo” torneo a tutti gli effetti.

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Carlo Roscito