Conference League, nelle ultime ore la Roma è arrivata a Fiumicino: ad attendere i loro eroi tantissimo sostenitori giallorossi che hanno voluto manifestare la loro vicinanza ed esultare insieme allora. Purtroppo però tutto ciò non si è verificato…
Festa grande nella Capitale dove i tifosi sono rimasti svegli fino all’alba. Il motivo è evidente: festeggiare la vittoria della Conference League, la prima nella loro storia. I giallorossi di José Mourinho, alla prima edizione di questa nuova competizione, hanno fatto subito centro vincendo la finale contro il Feyenoord.
Olandesi che hanno lasciato il terreno di gioco a testa alta e con alcune opportunità per cercare la rete del pari, ma di fronte hanno trovato un Rui Patricio in serata di grazia. Caroselli, cori e tanto altro nella città che ha voluto vivere una gioia enorme. Aver partecipato e soprattutto vinto una finale dopo quindici anni dall’ultima volta.
In molti, invece, hanno pensato di trasferirsi a Fiumicino per poter accogliere la squadra in arrivo da Tirana. La squadra è arrivata nella notte e solamente poco prima delle ore 5 (precisamente alle 04:40) ha lasciato l’aeroporto sotto sorveglianza da parte delle forze della polizia.
Moltissimi i sostenitori che si sono recati in aeroporto per accogliere ed omaggiare i loro beniamini, anche se un vero e proprio contatto con i calciatori non c’è stato. Poco importa visto che li hanno comunque potuti visionare da lontano. Il primo a scendere dall’aereo è stato capitan Pellegrini con il trofeo in mano.
Successivamente è stato il turno di Cristante e Mancini. Curiosa l’uscita di Abraham con una cassa musicale in mano (proprio come Materazzi dopo la finale del Mondiale nel 2006). Poi è stato il turno dello ‘Special One‘ con una sciarpa giallorossa in mano. In quel caso ad accoglierli c’erano operatori aeroportuali tifosi della ‘Lupa’.
Una volta scesi tutti dall’aereo squadra e staff sono saliti a bordo del pullman che vedete inquadrato in foto. Scortato, hanno lasciato lo scalo da un varco secondario. Come riportato in precedenza non c’è stato alcun contatto tra tifoseria e team.
Nulla da fare per i sostenitori che hanno atteso, per tantissime ore (inutilmente), i loro beniamini all’esterno del Terminal 5. Dopo che si era sparsa la voce che avevano già lasciato l’aeroporto in molti sono tornati a casa con aria molto triste.