Fisco: ecco i controlli per non sbagliare il 730 precompilato

Oramai la dichiarazione dei redditi precaricata ha reso più agevole il compito dei contribuenti, ma l’errore è sempre in agguato

Da molti anni un foglio in pdf, allegato al modello del 730 da compilare, aiuta a riempire nel giusto modo la dichiarazione dei redditi e anche per quest’anno sono i pagamenti con mezzi tracciabili, spese rimborsate, dati sugli immobili a nostro carico, le voci più importanti che devono quindi essere tenute in maggiore considerazione nelle dichiarazioni precompilate e pubblicate online dall’Agenzia delle Entrate.

Un modello 730 precompilato

E’ arrivato il momento più antipatico dell’anno, quello della dichiarazione dei redditi che dobbiamo compilare ed inviare per il pagamento delle imposte per l’anno 2022. Anche questa volta possiamo utilizzare il foglio precompilato che riporta molte notizie e molti dati che negli anni passati abbiamo già fatto conoscere al Fisco, quindi la quantità di informazioni precaricate ci aiuta a snellire di molto il lavoro per presentare il nuovo modulo.

Prestare comunque molta attenzione

Anche se, come detto, le informazioni precompilate aiutano molto nella nuova dichiarazioni dei redditi, c’è da prestare sempre molta attenzione ai dati, che se riportati sbagliati, possono creare problemi, soprattutto se l’errore l’abbiamo commesso negli anni passati e quindi lo ritroveremo automaticamente nelle dichiarazioni successive, ecco perché un controllo preliminare sui dati già presenti va sempre fatto. Ad esempio, sono arrivate alcune segnalazioni riguardanti l’assenza degli interessi sul mutuo (un dato comunicato al Fisco dalle banche fin dal 2015) o dell’abitazione principale.

Alcuni avvisi dell’AAEE aiutano a non commettere errori

In soccorso ci vengono alcuni segnali di allerta che l’Agenzia delle Entrate ha inserito direttamente nel modello precompilato: il bonus nido erogato dall’Inps, ad esempio, è alternativo alla detrazione del 19% sulla retta, l’Agenzia avvisa il contribuente che ha già chiesto l’aiuto all’Istituto. Purtroppo negli anni scorsi alcune famiglie hanno cumulato per errore le due agevolazioni, oppure si invita a verificare l’eventuale adeguamento Istat del canone delle locazioni non in cedolare, quello dei box auto per intenderci che il Fisco non può conoscere.

Occhio alle detrazioni scolastiche

Nel foglio informativo troviamo anche le spese per la frequenza scolastica dei figli: per questi dati serve precisione. Infatti molte famiglie si sono viste restituire per le chiusure Covid alcune somme già pagate, e la regola è che questi rimborsi vadano decurtati dalla spesa detraibile o tassati l’anno dopo. Quella del 2021 è la seconda dichiarazione in cui sono detraibili al 19% solo le spese pagate con mezzi tracciabili, fatta eccezione per i medicinali e le prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o accreditate. Bisogna fare molta attenzione nella giusta compilazione di questa voce anche per quelle riguardanti i familiari a carico.

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