Trattate (e maltrattate) come Cenerentola: nei guai padre e la ‘matrigna’

Trattate come Cenerentola. Anzi, molto peggio visto che in questa vicenda le vittime sono una coppia di gemelle: nei guai il padre e soprattutto la “matrigna”

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Proprio come Cenerentola, probabilmente anche peggio quello che hanno dovuto subire due gemelle che hanno dovuto subire le peggiori cose dal padre naturale e dalla loro matrigna. Anche se hanno decisamente esagerato e per loro è scattata inevitabilmente la condanna. Ci troviamo a Verona dove una coppia di gemelle è stata costretta a vivere in disparte dalla loro famiglia.

A raccontare di questa vicenda è il ‘Corriere de Veneto‘. Venivano continuamente umiliate e vessate, proprio come accade nel cartone. Purtroppo questa è la vita reale e non c’è il principe azzurro che ti viene a salvare. Chi lo ha fatto, invece, è un investigatore privato, ma andiamo con ordine visto che questa vicenda ha molto punti da raccontare. Tanto è vero che questo caso è finito in tribunale.

Come riportato in precedenza nei guai il padre e la matrigna colpevoli di tutto questo: sono stati condannati, in primo grado, a tre anni di carcere. In questa vicenda, però, venivano usate anche le mani: all’epoca dei fatti le ragazze avevano 14 anni. La coppia dei coniugi le picchiava e le trattava come se fossero un peso.

Dovevano vivere in cantina, lavarsi con acqua fredda e recarsi a scuola a piedi (senza poter accettare passaggi da chiunque e neanche prendere l’autobus). Il cibo scarseggiava e quello che utilizzavano era solamente vegetariano. Proprio come nel cartone erano le uniche ad occuparsi della pulizia della casa.

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Tribunale (screenshot video YouTube)

A capire che qualcosa non stesse andando per il verso giusto è stata la zia materna, ovvero la sorella che ha dato vita alle due dal loro primo matrimonio. Lo ha capito dai continui rifiuti da parte dei coniugi nel farle vedere le ragazze che avevano perso la loro madre quando avevano 10 anni. Qui entra in scena l’investigatore privato che, una volta incontrato la zia si è fatto spiegare tutto.

Ha raccolto tantissime prove fotografiche ed immortalato anche la cantina dove le gemelle erano costrette a vivere. Il Tribunale li ha condannati a tre anni di reclusione, anche se loro hanno negato tutto. Ad una delle ragazze maltrattate è stato assegnato un risarcimento di 15mila euro.

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