Ucraina, colloquio tra Draghi e Putin: cosa si sono detti

Il primo colloquio tra Draghi e Putin è andato in scena dopo tre mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ecco cosa si sono detti.

Fumata grigia dal colloquio tra Draghi e Putin. Il vertice tra i due è andato in scena nel pomeriggio di giovedì 26 maggio, ma da parte del presidente russo non c’è stato nessun passo indietro.

Draghi e Putin
Colloquio tra Draghi e Putin sull’Ucraina: ecco cosa si sono detti © Ansa

L’ho chiamato per un preciso motivo – ha riferito il premier italiano citato dal Corriere della Seraper la crisi alimentare in atto, perché c’è in gioco la vita di milioni di persone“. E da qui la richiesta di Draghi di sbloccare il grano e non lasciare marcire le merci attualmente bloccate nel porto di Odessa.

Ma da parte di Mosca nessun passo indietro. Putin ha confermato che il gas a Roma sarà dato in modo regolare, ma lo sblocco del grano ci sarà solamente con l’addio alle sanzioni.

Draghi: “Non vedo spiragli per la pace”

Draghi
Draghi non è assolutamente fiducioso su un cessate il fuoco immediato in Ucraina © Ansa

Da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che ha parlato solamente Putin e il premier italiano si è limitato solamente ad ascoltare. E poco dopo alla domanda se ci sono spiragli per arrivare alla pace la risposta di Draghi è stata secca: “No, non ne vedo“.

Per il presidente del Consiglio, quindi, la strada per arrivare al cessate il fuoco, almeno per il momento, continua ad essere davvero in salita. Da parte di Mosca non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro sull’operazione in corso in Ucraina almeno per il momento.

Una piccola aperta sul blocco del grano c’è stata, ma anche in questo caso non sarà semplice arrivare ad un accordo considerando che ci dovrebbe essere un passo indietro sulle sanzioni.

Il dialogo tra Russia e Occidente, quindi, è sempre più complicato e questo sicuramente non aiuta la fine della guerra. Vedremo se in futuro ci sarà un passo indietro oppure si continuerà con un braccio di ferro che, come detto in precedenza, non facilita assolutamente la pace in Ucraina.

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