La situazione delle famiglie italiane sembra peggiorare ogni giorno: i dati spiegano che quasi la metà utilizza i propri risparmi per arrivare a fine mese.
Dopo due anni di pandemia, ci si aspettava di risollevarsi grazie ai fondi europei e all’entusiasmo di una rinascita collettiva, che potesse fare rimettere in moto gran parte delle attività e dei commerci come in un piccolo ma significativo boom economico post-Covid. Eppure subito è arrivata la crisi ucraina a stroncare ogni possibile entusiasmo, e i numeri purtroppo lo stanno a testimoniare in maniera dolorosa.
Il 34esimo rapporto Italia di Eurispes ha infatti illuminato una condizione, quella delle famiglie italiane, nient’affatto rosea. La maggioranza dei cittadini del Belpaese, infatti, ritiene con coscienza che negli ultimi dodici mesi ci sia stato un peggioramento netto. Nello specifico sono il 59,1 per cento a pensarla in questa maniera. Soltanto uno su dieci, invece, sostiene che la situazione economica sia migliorata.
Se si pensa che lo scorso anno la pensava negativamente bel il 79,5 per cento, tuttavia, ci sono stati persino piccoli miglioramenti. Ma è il futuro che non lascia certo sperare. Circa la metà degli italiani, il 47 per cento, è pienamente convinto che da qui ai prossimi dodici mesi la situazione economica andrà peggiorando, e di conseguenza sarà molto difficile che questi stessi cittadini investano con entusiasmo nelle proprie attività.
Chi cerca, tra gli italiani, coloro che vedono la situazione in maniera ottimistica, non troverà molto. Solo il 6,4 per cento infatti pensa che la situazione andrà a migliorare. Il numero che più fa preoccupare riguarda però la condizione finanziaria delle famiglie stesse. Ben il 45,3 per cento infatti ha dichiarato di andare a toccare i propri risparmi per pagare le spese correnti e poter arrivare così in tranquillità a fine mese.
Un dato che è addirittura in crescita dell’8,2 per cento rispetto all’anno precedente, anche se il numero peggiore è emerso durante il drammatico periodo del lockdown, dove era addirittura il 47,7 per cento che si trovava in questa situazione. Mentre le famiglie che riescono ad affrontare tutte le spese senza andare a svuotare il salvadanaio sono il 35,3 per cento. Pochini, specialmente se si pensa che il 43 per cento sono in difficoltà anche con la rata del mutuo, toccando il livello più alto mai registrato da quanto l’istituto ha iniziato questo genere di rilevazioni.