Voce fuori dal coro. Enrico Camelio, opinionista di Radio Radio e Calciomercato.it, ha parlato in esclusiva a Notizie.com per commentare la stagione della Roma.
Enrico, si possono tirare le somme. Che voto daresti alla stagione?
“Bisogna sicuramente separare i vari aspetti e le competizioni. Non è mai facile vincere, anche se forse l’unica pretendente in grado di contrastare la Roma era il Tottenham, squadra che però ha scelto di puntare sulla Premier League. Alla Conference, comunque, darei un 8,5”.
Non sei rimasto soddisfatto dalle altre competizioni, insomma?
“Il campionato secondo me è stato da 5,5, ricordiamoci che i bookmakers a inizio anno davano i giallorossi al quarto-quinto posto insieme al Napoli, che ha chiuso molto più in alto in classifica. La Lazio è arrivata sopra, la Fiorentina 1 punto sotto nonostante la cessione a gennaio di Vlahovic. Pensate alle due romane: come sarebbero arrivate senza Abraham e Immobile venduti a metà campionato? La Roma in Serie A ha fatto più o meno gli stessi punti di Fonseca, spendendo però più di 100 milioni di euro sul mercato. In Coppa Italia l’eliminazione si è concretizzata senza nemmeno un tiro in porta contro l’Inter, non posso che dare 5”.
Quanto conta il titolo europeo?
“Tanto, infatti nel complesso è stata una stagione da 7. Ma c’è un voto che spicca tra tutti gli altri…”.
Quale?
“Il 10 a Mourinho per come è riuscito a coinvolgere i tifosi. Forse nemmeno una figura come Totti sarebbe riuscito a fare tanto… In questo il tecnico portoghese è una sorta di ‘Maradona’, ha spinto 60mila persone all’Olimpico ogni volta, è un manager anche dal punto di vista comunicativo. Senza il suo avallo a Trigoria non si fa nemmeno una fotocopia…”.
Promossi e bocciati?
“Tra i primi senza dubbio Smalling e Ibanez. Tra i rimandati, invece, dico Shomurodov e Viña, almeno per quanto sono stati pagati i loro cartellini l’estate scorsa. E poi Mancini: sempre ammonito, non è mai migliorato, anzi”.
Cosa ti aspetti dal futuro?
“Che i Friedkin e Mourinho si parlino, che si faccia un mercato alla ‘Special One’. Non vorrei sentirlo più denigrare la rosa come ha fatto durante questa stagione. Altrimenti non ha senso continuare insieme, meglio salutarsi dopo una vittoria importante come quella in Conference. Lui è un valore, ma deve essere alimentato”.