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Cronaca

Bari, manager russo arrestato: novità sulla domanda di estradizione

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Cristiano

Bari, manager russo arrestato: novità importanti sulla domanda di estradizione che era stata presentata dagli avvocati dello stesso

Polizia (Ansa Foto)

La notizia è di pochissimi minuti fa ed arriva direttamente dalla Puglia, precisamente da Bari dove la Corte di Appello della città ha respinto la domanda di estradizione che era stata presentata nei confronti di un manager russo. Si tratta di Gennadii Lisovichenko. Quest’ultimo è stato arrestato nel porto di Bari dopo che era stato emanato dall’autorità giudiziaria della Federazione russa un mandato di arresto internazionale.

L’uomo è stato messo in carcere il 20 gennaio, ma dal 25 febbraio è stato messo agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico in provincia di Bari. E’ stato “scarcerato” definitivamente il 18 marzo. Per il momento i giudici hanno depositato solamente il dispositivo della sentenza. Le motivazioni di tutto questo, però, non sono ancora state rese note: solamente nelle prossime settimane se ne saprà qualcosina in più.

Per il russo le accuse sono molto gravi. Si parla di: abuso di potere della persona che svolge funzioni di direzione in organizzazioni commerciali e tentata frode (su vicende risalenti al 2018). La stessa Procura generale della città pugliese aveva chiesto il rigetto della domanda di estradizione.

Bari, manager russo arrestato: respinta domanda estradizione

Polizia (Ansa Foto)

Queste sono state le parole rilasciate dal sostituto pg Giannicola Sinisi: “Considerata la fuoriuscita, in data 10 marzo 2022, della Federazione russa dal Consiglio d’Europa che annovera tra le proprie finalita’ la ‘Tutela dei diritti dell’uomo, della democrazia parlamentare e garanzia del primato del diritto“.

Non è finita qui visto che lo stesso Sinisi ci ha tenuto a ricordare che il paese del dirigente, in questo momento sta affrontando una guerra in Ucraina. A difendere il manager russo ci sono gli avvocati Fabio Schino e Andrea Saccucci.

Questi ultimi hanno depositato una memoria basata su diversi motivi. Tra queste figurano soprattutto le condizioni di salute da parte dell’uomo ed anche l’inadeguatezza del sistema penitenziario russo.

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