Giro d’Italia, la Marmolada cambia tutto: la nuova classifica generale

La Marmolada potrebbe aver deciso il Giro d’Italia. Il Passo Fedaia ha stravolto la classifica generale ed ora la crono di Verona potrebbe essere una passerella.

La Marmolada non ha deluso le attese e proprio quest’ultima salita potrebbe aver deciso il Giro d’Italia già prima della cronometro di Verona. Per molti, infatti, la ventesima tappa, vinta da Alessandro Covi al termine di una lunga fuga, poteva essere quella che decretava la Maglia Rosa di Verona e quasi sicuramente sarà così, con la cronometro di domenica destinata comunque ad essere una passerella se non ci saranno particolari colpi di scena (e tutto può succedere vedi la caduta di Menchov a Roma nel 2009 sotto la pioggia).

Giro d'Italia
La Marmolada stravolge il Giro d’Italia: ecco la nuova classifica © Lapresse

Ma ritornando alla frazione della Marmolada, la vera impresa, grazie anche all’aiuto della squadra, l’ha compiuta Jai Hindley. Dopo essere stato a ruota per tutta la gara, l’australiano d’Italia sul tratto più duro del Passo Fedaia ha prima attaccato portandosi dietro Carapaz e poi sfruttato alla perfezione il lavoro di Kamna per staccare l’ecuadoriano e ipotecare la vittoria di questo Giro.

Giornata molto complicata, come detto, per Carapaz. Il vincitore della Corsa Rosa nel 2019 ha pagato quasi sicuramente le fatiche delle frazioni precedenti e molto probabilmente a Verona sarà sul secondo gradino del podio e non sul primo, come successo proprio tre anni fa quando aveva dimostrato di essere il più forte di tutti.

La rivincita di Jai Hindley?

Hindley
Jai Hindley pronto alla rivincita dopo la beffa di Milano © Lapresse

Una strategia perfetta da parte della Bora che ha portato Jai Hindley in Maglia Rosa alla vigilia dell’ultima tappa. E i precedenti non sono sicuramente in favore dell’australiano. La situazione, infatti, è simile a quella del 2020 quando proprio nella cronometro finale venne battuto da Tao Geoghghan Hart, sempre della Ineos, e dovette cedere al britannico anche il simbolo di leader del Giro.

Ora, però, in suo favore c’è un distacco sicuramente maggiore (1’25”) e una minore differenza a cronometro con Carapaz. L’ecuadoriano difficilmente in 17 km riuscirà a recuperare, almeno di clamorose sorprese, a recuperare lo svantaggio e quasi certamente l’australiano sarà il nuovo vincitore del Giro d’Italia.

La certezza, però, l’avremo solamente domani visto che la cronometro di Verona non sarà una passerella e già in passato, vedi Menchov nel 2009, la corsa contro il tempo ha regalato diverse sorprese e brividi.

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