La Guardia di Finanza ha effettuato un blitz contro l’Iptv pirata. Sono diveri i sequestri effettuati dalle Fiamme Gialle.
Ancora un blitz contro la pirateria audiovisiva. Come riferito dalla stessa Guardia di Finanza in un comunicato, le Fiamme Gialle nella giornata di sabato 28 maggio hanno effettuato un blitz per sequestrare oltre 500 risorse web e ben 40 canali Telegram.
Gli accertamenti da parte della GdF sono iniziati in vista dell’ultima giornata di campionato di Serie A e della finale di Conference League. Appuntamenti che, come precisato dalla stessa Guardia di Finanza nel comunicato stampa, hanno registrato centinaia di nuovi servizi e risorse che avevano come obiettivo quello di vendere le attività di IPTV in maniera illegale.
Addirittura esistevano canali Telegram, alcuni con oltre 20mila iscritti, che pubblicizzavano i vantaggi e la convenienza mettendo sul tavolo un unico abbonamento a prezzo irrisorio e con la possibilità di una prova gratuita di un’ora. Tutto naturalmente in vista dell’ultima giornata di Serie A e della finale di Conference League.
Blitz che hanno portato la Guardia di Finanza a sequestrare oltre 500 risorse Web e 40 canali Telegram. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno implementato un vero e proprio sistema di tracciamento per individuare i fruitori di questi canali privata. Un sistema che ha permesso a chiunque si collegava di essere reindirizzato ad un pannello dove si specificava che stava visionando un programma sottoposto a sequestro e i dati di connessioni tracciati.
Naturalmente questa lotta contro la pirateria continuerà nei prossimi mesi e sicuramente i fari saranno accesi sulla prossima stagione quando Dazn dovrebbe cambiare il proprio allenamento ed eliminare le due visioni con un solo pagamento.
Una decisione che rischia di portare a diversi abbonamenti pirati e per questo motivo l’attenzione resterà molto alta e saranno effettuati tutti gli approfondimenti del caso per riuscire in anticipo ad anticipare qualsiasi pirateria. Una vera e propria lotta ormai iniziata diverso tempo fa e sulla quale la Guardia di Finanza non ha intenzione di fare passi indietro.