Palermo, condannato prete: i suoi “ricatti” ai bambini sono sconcertanti

Palermo, un prete è stato condannato per via dei suoi “ricatti” nei confronti dei bambini. Quello che arriva dalla città siciliana è a dir poco terrificante: i cittadini sono rimasti senza parole

Palermo, condannato prete
Condannato prete (Ansa Foto)

Vergognoso, semplicemente vergognoso la storia che arriva direttamente da Palermo dove il protagonista in negativo di questa vicenda è un prete. Quest’ultimo è stato condannato per quello che ha fatto e soprattutto per quello che faceva fare a dei bambini innocenti. Su questo, però, ne parleremo più avanti visto che adesso siamo impegnati a raccontare il motivo di questa condanna.

Decideva di sfruttare ogni momento della sua giornata per guardare ragazzini nudi in chat e fare con loro del sesso virtuale. Nei guai (e non potrebbe essere altrimenti) il parroco di Termini Imerese che, dopo aver svolto la messa domenicale o anche dopo un funerale, ricattava del bambini sui social network. In cambio di pochi euro.

Condannato in primo grado a cinque anni per il resto di prostituzione minorile. Il suo piano era a dir poco “diabolico”. Sapeva già quali vittime scegliere: ragazzi che, economicamente (insieme alle loro famiglie), non se la passavano assolutamente bene. La sua richiesta era: prestazione sessuale  attraverso videochiamate a pagamento in cambio di pochi euro (dai 10 fino ai 30). Il tutto tramite postepay o ricariche telefoniche.

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Carabinieri (Ansa Foto)

I ragazzini utilizzavano il denaro per comprare sigarette e togliersi qualche sfizio, mangiare fuori con la fidanzata oppure andare dal barbiere. Non è finita qui visto che alle vittime è stato riconosciuto anche il risarcimento dei danni come parte civile al processo.

Purtroppo, però, su questa vicenda arriva un dettaglio ancor più grave: una mamma, che sapeva di tutto questo, pretendeva almeno una tangente di 5 o 10 euro sul ragazzo che riceveva dal prete.

Questa storia è andata avanti fino a quando i carabinieri non lo hanno scoperto ed arrestato. Il prete ha sempre negato di aver costretto le sue vittime a spogliarsi ed è pronto a ricorrere in appello contro la sentenza.

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