La sicurezza delle nostre università e delle startup è fortemente messa a rischio dalla Cina. Ecco l’allarme lanciato dal Copasir.
E’ allarme per la sicurezza delle nostre università e start up. Secondo quanto riferito da La Verità, che cita l’ultima relazione del Copasir, la Cina ha deciso di espandere la propria influenza e politica sull’Europa e nel mirino di Pechino è finita nel mirino anche il nostro Paese.
E proprio questo ha portato il Copasir a lanciare un vero e proprio allarme. “La Cina rappresenta un avversario strategico la cui presenza viene registrata a livello nazionale nel mondo accademico e delle startup nazionali – si legge nel documento – si tratta di una precisa strategia che punta a penetrare sia il tessuto imprenditoriale che avvantaggiarsi degli incentivi alla cooperazione scientifica internazionale con il fine ultimo di guadagnare posizioni di grande vantaggio in un ambito cruciale“.
“Questo attivismo – si precisa ancora in questa nota – va interpretato criticamente laddove si incontra con il perimetro della sicurezza nazionale e la difesa degli interessi strategici dell’Italia“.
Diversi i legami tra la Cina e il mondo universitario italiano
Nell’articolo de La Verità viene anche precisato come il nostro mondo universitario italiano ha molti legami con la Cina. Si tratta di una collaborazione che ormai va avanti da diversi anni anche se, come scrive il quotidiano, negli ultimi tempi è stata avanzata l’ipotesi che gli istituti Confucio presenti in Italia hanno come obiettivo quello di fare propaganda e addirittura spionaggio.
Sospetti che lo scorso anno hanno portato il Senato ad approvare un disegno di legge per metterli maggiormente sotto controllo. Una decisione che conferma un minimo di preoccupazione nei confronti di Pechino.
Nonostante questo, però, i rapporti tra le università italiane e la Cina non è diminuito. Anzi, sul sito del Politecnico di Milano si precisa come l’ateneo è riuscito proprio a consolidare il proprio legame con alcune delle università cinesi più prestigiose. Ma il report del Copasir potrebbe cambiare molto in futuro.