Altroconsumo, attraverso un’indagine, ha notato il sovrapprezzo delle tariffe rispetto a dodici mesi fa (dal 31 luglio al 6 agosto). L’elenco dei comuni riguarda tutta Italia: Palinuro con il +18% è quella con il gap maggiore, Lignano invece fa segnare “soltanto” un +5%.
Aumento dei prezzi negli stabilimenti balneari. Il sovrapprezzo è stato calcolato tra il 5% e il 18% rispetto all’estate del 2021. Il dato emerge grazie a un’indagine di Altroconsumo che ha verificato le tariffe di stabilimenti balneari di alcune località italiane osservando la settimana che va dal 31 luglio al 6 agosto.
L’inchiesta ha toccato i comuni di Rimini, Lignano, Palinuro, Viareggio, Senigallia, Gallipoli, Alassio, Taormina, Giardini Naxos, Alghero e Anzio. Alassio, tra queste, è la località più cara: si spendono infatti, facendo una media delle prime quattro file di lettini, circa 320 euro contro i 129 euro di Senigallia, ritenuta la meno cara tra quelle prese in considerazione. Questa la classifica alle spalle di Alassio: Gallipoli (282 euro), Alghero (194 euro) e Viareggio (184 euro). Le altre “low cost” tra quelle prese in esame sono invece Rimini (131 euro), Lignano (142 euro) e Anzio (159 euro).
Palinuro ha registrato un +18% rispetto all’anno scorso
Il confronto riguarda le tariffe odierne con quelle dell’anno scorso, prendendo in esame il costo medio, appunto, delle quattro file più vicine al mare. In ogni località è stato riscontrato un aumento medio del 10%. Il rincaro maggiore è stato di Palinuro (+18%): si è passati dai 143 euro di media ai 169 attuali. Insomma, una bella differenza tra un anno e l’altro. Ci sono poi Rimini, Alassio e Alghero, che hanno segnalato rispettivamente il 14%, 13% e 12% di aumento. Il gap inferiore tra le due estati, al contrario, è di Lignano (5%) e di Taormina-Giardini Naxos (7%).