Un’organizzazione non perfetta per gestire l’affluenza dei tifosi allo stadio per assistere alla finale di Champions ha creato non pochi problemi
Non era mai accaduto, a parte la famosa tragica serata dell’Heysel, che una finale europea, e in particolare la finale più attesa, quella di Champions League, cominciasse alle 21.37, cioè con 37 minuti di ritardo e con lo stadio ancora non completamente riempito nonostante i biglietti siano andati esauriti in pochi giorni.
La cerimonia d’apertura era stata studiata al minuto, nei minimi dettagli, e alle 20:45 Camilla Cabello, star internazionale della musica latina e non solo, doveva far partire il suo show tra cori, canti e fuochi d’artificio, con i giocatori del Real Madrid e del Liverpool già pronti per fare il loro ingresso in campo al termine dello show. A quel punto, a sinistra della tribuna autorità, il settore riservato ai tifosi del Real Madrid era completamente vestito di bianco in ogni ordine di posto, mentre dalla parte opposta il settore riservato ai tifosi inglesi era riempito a macchia di leopardo.
Come oramai accade in tutte le grandi occasioni, i tifosi delle due squadre vengono convogliati e raccolti in fan zone separate in due parti diverse della città, con un corridoio ben definito di avvicinamento allo stadio in modo da evitare qualsiasi contato tra le due tifoserie. Il problema è nato dal fatto che la fan zone dei tifosi del Liverpool era stato predisposto in Cours de Vincennes. Un ampissimo viale ad est della capitale francese; per l’occasione senza traffico e appositamente recintato, nei pressi della fermata Nation. In pratica una decina di chilometri dallo stadio e minimo due cambi in metropolitana per arrivarci.
Quasi un’ora, al netto dei cambi e non in orario di punta, per spostarsi da lì allo stadio dove si sarebbe giocata la finale. Un tempo enorme per non far creare un assembramento esagerato fuori dai varchi d’accesso dello stadio di Saint Denise, dove erano state predisposte ben due zone di filtraggio con inevitabile raddoppio di file e di tempo. Mettiamoci che negli stand della fan zone la possibilità di bere birra non era mancata, quando molti tifosi hanno capito che non ci sarebbe stato il tempo per tutti per entrare in orario per il calcio d’inizio la situazione è inevitabilmente degenerata.
Da un lato ci sono infatti le autorità locali che, tramite addirittura il ministro dell’interno, hanno fatto riferimento alle intemperanze dei tifosi inglesi, congratulandosi con la polizia per la gestione dell’accaduto. Dall’altro ci sono i tifosi inglesi che hanno lamentato problemi nella gestione dei QR Code dei biglietti, delle file, della globale gestione nei pressi dello Stade de France. Lamentele che lo stesso Liverpool ha sposato aprendo un’investigazione ufficiale per “i fatti inaccettabili” accaduti fuori dallo stadio. Perché sono centinaia le testimonianza di persone, anche con bambini al seguito, rimasti fuori pur muniti di regolare biglietto. Purtroppo un evento che oramai è considerato la grande festa finale della stagione calcistica europea ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di molto più grave degli incidenti comunque accaduti e delle persone che sono state comunque arrestate.