Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio, in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Il risultato dello sciopero non è stato esaltante. Sulle mascherine…”.
La giornata di lunedì 30 maggio è stata caratterizzata sicuramente dallo sciopero dei professori e del personale ATA. La redazione di Notizie.com ha contattato in esclusiva Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio, per commentare insieme a lui questa protesta decisa dai sindacati.
“Io partirei dai dati – ha detto ai nostri microfoni Rusconi – ha scioperato solamente il 15% dei professori. Significa che su 100 in 85 sono andati regolarmente a scuola e questo non mi sembra un risultato esaltante. Poi è giusto rivendicare la firma del contratto della scuola perché da tre anni non viene rinnovato, ma non ci sembra opportuno che si demonizzi il primo tentativo della valutazione dei docenti attraverso il loro percorso formativo e che si chieda di fare una distribuzione a pioggia degli aumenti“.
“Inoltre – ha evidenziato il presidente dei presidi del Lazio – il fatto che nello sciopero non si siano mai citate le parole merito e carriera sta ad indicare che si tratta di una protesta tradizionale“.
In questa intervista Rusconi si è soffermato anche sull’utilizzo delle mascherine a scuola: “Noi da questo punto di vista non abbiamo mai espresso un parere visto che lo deve fare la scienza. Il nostro compito è quello di rispettare le regole che decidere il governo. Però una considerazione la facciamo. Siccome sembrerebbe che per gli esami di terza media e della Maturità ci sia l’obbligo della mascherina, notiamo la contraddizione tra il fatto che in classe distanziati si deve tenere il dispositivo di protezione e al Circo Massimo possono stare in 100mila senza“.
“Si tratta di un’osservazione che mi ha fatto un mio studente il giorno dopo i festeggiamenti della Roma – ha aggiunto il presidente dei presidi del Lazio – e io di fronte a queste parole non so cosa dire se non che rispettiamo le leggi decise dal Governo“.