Leonard è un giovane che a causa di un disturbo ha 10 identità diverse: nel suo racconto le difficoltà e gli ostacoli che rendono la sua vita difficile.
“Sono Kovu di 4 anni, ma anche Ana, Cosmo, Ash, Hektor, Jessy, Leo, Billy, e ancora Live e Red”. In realtà però il suo nome è Leonard Stockl. Ha raccontato la sua storia al Mirror, dovuta ad un disturbo dissociato dell’identità, una rarissima e difficile condizione psichiatrica che si sviluppa nella prima infanzia.
Di solito accade a causa di un trauma, e il giovane tedesco, 22 anni, si definisce come l’ospite del suo sistema, che Leonard gestisce in maniera più frequente rispetto alle altre identità. Ne avrebbe ben 10, lo chiarisce lui stesso.
Dal bambino di 4 anni di nome Kovu fino a Red che ne avrebbe 26. In realtà Leonard è un giovane che fino all’adolescenza ha in qualche modo provato a gestire lo studio e tutte le sue attività, mentre adesso incontra difficoltà nell’affrontare quello che definisce il “sistema”.
Leonard racconta la sua storia
Leonard Stockl ha affidato al Mirror la sua storia. Dopo il ricovero per 6 settimane e le terapie ha raccontato le difficoltà di una condizione molto complicata. Lui stesso definisce tutto un “sistema”, in cui diverse personalità prendono il controllo. Tutte sono condizionate da esperienze di vita delicate vissute nell’infanzia, e lui stesso chiarisce che ognuna “ha la proprie opinioni”.
“Io sono Leonard – ha spiegato – e sono l’attuale ospite del sistema. Amo la lettura, i film e convivo con il mio partner”. Poi però ci sono anche gli altri “host” del suo “sistema”. Del più piccolo, Kovu, Leonard conosce ancora poco. C’è però Ana, che soffre di anoressia, ma anche Cosmo che si mette spesso nei guai, Liv, e ancora Ash che ama le vacanze.
Di tutte le personalità Leonard ha tracciato un profilo che però lui stesso vive in prima persona con i problemi, i traumi, le differenze continue. Una condizione che lo ha portato a vivere importanti difficoltà nella gestione delle attività. Dal lavoro, agli studi, fino alla vita quotidiana. Leo dalle cure ai ricoveri ha cercato aiuto, ma continua a raccontare una storia che dal disturbo dissociato dell’identità lo porta ogni giorno ad attendere il suo “ospite”, e a vivere in prima persona il carattere e le difficoltà di tutti gli “host” presenti in un solo corpo.