Salvini in Russia, la Lega lo isola e pure il cardinale Zuppi storce il naso

Il leader della Lega Matteo Salvini è sempre più isolato dal resto del suo partito, specialmente sul punto nevralgico di questi giorni: la sua visita a Mosca, rimandata. 

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(Ansa)

Salvini doveva partire, era tutto pronto, ma la missione a Mosca del leader leghista si è bloccata sul nascere. Tutto da rifare, mentre lo staff non lascia trapelare nemmeno una parola. Il sentimento che emerge dall’entourage salviniano è di imbarazzo, mentre incassa i colpi degli alleati all’interno della maggioranza a sostegno del governo Draghi.

Ora i commentatori si chiedono se davvero mai Salvini avrà la forza di volare in Russia per incontrare Putin. Anche perché i primi a dirsi stupiti sono gli stessi suoi colleghi all’interno del Carroccio, dal governista Giancarlo Giorgetti in prima fila agli influenti governatori Luca Zaia e Alessandro Fedriga. Questi, ovviamente, non sapevano nulla del volo di Salvini in Russia e ne hanno appreso solo dai giornali.

I malumori dei leghisti e persino dei vescovi

Come sembrano non conoscere nemmeno chi sia il nuovo consulente salviniano oggi su tutti i giornali, l’ex forzista Antonio Capuano. Secondo quanto scrive Repubblica, nemmeno il vicesegretario Lorenzo Fontana, da sempre vicino al leader leghista, era a conoscenza del volo che stava per portare Salvini in Russia. Verso Capuano in particolare il risentimento leghista è dovuto al fatto che non si tratta di un militante del partito, ma nemmeno di qualcuno che abbia mai partecipato a un incontro di leghisti.

Anche il resto del centrodestra però, Giorgia Meloni in primis, sembra avere bloccato l’iniziativa salviniana, mentre Forza Italia ancora non si è pronunciata, se non attraverso le parole del vicepresidente Antonio Tajani, ex presidente del Parlamento europeo, anche lui rimasto sorpreso dall’iniziativa verso Oriente.

Persino i vescovi italiani hanno implicitamente bocciato il viaggio che aveva intenzione di compiere Salvini, nonostante siano trapelate in queste ore voci – diffuse dall’entourage leghista – che sostengono come Salvini sia stato persino in Vaticano a chiedere una benedizione prima della spedizione al Cremlino.

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Il cardinale Zuppi, nuovo capo della Cei (Ansa)

Il nuovo capo dei vescovi Zuppi si è espresso ai microfoni del Tg3 proprio su questo fatto, affermando che si dovrebbero a suo avviso prendere iniziative il più possibile accordati tra i tanti attori nazionali, e non individuali o individualiste, che paiono più azzardate e istintive che ponderate.

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