Il titolo non è assolutamente ingannevole: bisogna fare molta attenzione all’utilizzo dei Power bank, specialmente a quelle di bassa qualità. Importante anche come la si utilizza e come evitare che le stesse possano esplodere (e fare del male a qualcuno)
Negli ultimi giorni ha fatto notizia la vicenda di un power bank che è esploso in una scuola a Milano provocando non pochi danni. Alcuni ragazzi sono rimasti feriti, fortunatamente non in maniera grave, ma la situazione poteva essere davvero ben peggiore. In molti, dopo aver saputo di questo accaduto, si sono chiesti una cosa: in che modo è possibile per evitare che tutto ciò avvenga?
La risposta c’è ed è quella molto più plausibile. Si tratta della scarsa qualità del prodotto acquistato o semplicemente che possa risultare difettoso. Nel caso che si è verificato nell’edificio scolastico pare che l’oggetto si sia surriscaldato molto dopo che è stato caricato con un cavetto o con un adattatore per nulla idoneo. Oppure semplicemente, se è stato messo nello zaino, è stato urtato più volte per via di libri o quaderni.
L’esperto in materia, Cristiano Griletti, responsabile ricerca e sviluppo di ‘Silla Industries‘ ha dato una risposta in merito. Lo ha fatto ai microfoni di ‘TgCom 24‘. Il suo consiglio è quello di non utilizzare le batterie danneggiate e ad acquistare solamente prodotti certificati e di alta qualità. Così come tutte le batterie al litio, anche questi dispositivi sono estremamente sensibili alle alte temperature. Anche se, per lo stesso professore di chimica applicata al Politecnico di Milano, la causa rimane sempre una: l’uso scorretto del dispositivo.
Se viene caricato con cavetti o adattatori non certificati il rischio è che si possa verificare un overcharching. Per chi non lo sapesse si tratta di un fenomeno di sovraccarico che fa aumentare la temperatura all’interno della batteria. Diciamo che è un qualcosa che va assolutamente evitato. Una volta che il calore supera la soglia critica è un vero e proprio problema che può provocare diversi danni.