Sorelle+ferite+con+acido%3A+indagini+ad+una+svolta%3F
notiziecom
/2022/05/31/sorelle-ferite-con-acido-indagini-ad-una-svolta/amp/

Sorelle ferite con acido: indagini ad una svolta?

Published by
Paolo Colantoni

Si stringe il cerchio intorno ai possibili autori dell’attentato a due sorelle di Napoli, sfregiate con l’acido: ecco la pista che si segue

Ancora non c’è un una vera e propria pista da seguire sulla vicenda delle due ragazze aggredite e sfregiate con l’acido a Napoli. Si brancola nel buio, tra ipotesi, interrogatori e tentativi di risalire ad un movente valido che giustifichi un gesto di tale forza. Gli inquirenti seguono ora una pista

Era da poco trascorsa l’una di domenica quando Elena e Federica, due sorelledi 24 e 17 anni, sono state affiancate da tre scooter con alla guida tre giovani. Dietro di loro tre ragazze, una delle quali ha lanciato l’acido contro le due sorelle sfregiandole il volto. Il tutto è accaduto a Napoli, in corso Amedeo di Savoia, strada che collega il centro di Napoli con Capodimonte. L’aggressione è avvenuta all’altezza del civico 249. Attimi di terrore per le due sorelle, residenti nel Rione Sanità. Hanno raccontato alla polizia di essere state avvicinate da altre ragazze e senza alcun presunto motivo aggredite con il lancio di una bottiglia di acido. Gli scooter si sono dileguati fuggendo in direzione centro, verso il Museo nazionale.

Elena, la più grande, è stata colpita anche ad un braccio. Secondo alcune ipotesi investigate, l’aggressione era rivolta a lei. Mamma di una bimba, ha postato una lunga serie di immagini sui social con la figlia, attaccando le persone “che vivono di cattiveria”. Ma gli inquirenti non trascurano nessuna traccia. Si lavora anche nell’ambito familiare. Nei giorni scorsi alla ragazza era stata anche incendiata un’autovettura: una Smart intestata al padre, ma utilizzata da tutta la famiglia.

La procura di Napoli intanto indaga  sul reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”. Il reato contro la deturpazione permanente della persona contempla una condanna dura, che varia tra otto a quattordici anni di reclusione. Dopo l’agguato le due donne sono state medicate nell’ospedale ‘Cardarelli’ dove hanno trascorso la notte, nel reparto “grandi ustioni”, prima di essere dimesse. La sorella maggiore ha riportate lesioni alla guancia sinistra e ad un braccio, mentre la minore alla guancia destra ed al naso

Published by
Paolo Colantoni