Il tecnico che ha riportato l’Italia alla Olimpiadi va via dopo cinque anni. Lui Non me l’aspettavo”. Risolto il contratto che sarebbe scaduto a fine settembre
Petrucci caccia Meo Sacchetti. Al suo posto è pronto Gianmarco Pozzecco. Dopo i festeggiamenti di qualche tempo fa per la qualificazione alle Olimpiadi, la Federazione decide di mandare via il ct, col contratto che scadeva a settembre. Poche righe per ufficializzare un rapporto con Meo Sacchetti già compromesso da tempo, tenuto in piedi solo per motivi di opportunità e di risultati, visto che la qualificazione all’ultima Olimpiade ha prolungato il tempo del coach sulla panchina azzurra. Ma con Petrucci le diversità di vedute si erano fatte difficili da gestire, ed ecco che quindi si è arrivati alla separazione anticipata con la risoluzione dell’accordo contrattuale che nasconde, di fatto, un esonero vero e proprio.
La cacciata in poche righe: “La Federazione Italiana Pallacanestro comunica che, al termine di un incontro svoltosi in data odierna a Roma tra il presidente della Fip Giovanni Petrucci e coach Meo Sacchetti, è stato risolto l’accordo contrattuale tra le parti. A Sacchetti, in carica dal settembre 2017 per un totale di 50 partite sulla panchina azzurra, vanno i sentiti ringraziamenti per la professionalità e l’impegno dimostrati in questi anni e gli auguri per il prosieguo della sua carriera”
Petrucci duro: “Nei saluti Sacchetti non ha ringraziato la Federazione, vabbè pazienza, me ne farò una ragione”
Sacchetti ha affidato ai social il suo saluto. Un saluto amaro: “Si è concluso il mio cammino con Italbasket, una seconda pelle che ho sempre cercato di onorare al meglio. Non è dipeso da me e non me l’aspettavo“. Poi i ringraziamenti ai giocatori (“abbiamo condiviso Valori e provato emozioni incredibili“), ai vari staff “e a Coach Messina“. Nessuna traccia e parola sulla federazione
La prende con filosofia e dice la sua il presidente della Federbasket Gianni Petrucci: “Non si poteva andare avanti insieme, il rapporto si era deteriorato, ma nel lavoro non certo nei rapporti. Ci siamo visti, ho spiegato le mie motivazioni, alla fine ci siamo anche abbracciati, magari sarà stato un abbraccio un po’ freddo, ma ci siamo salutati cordialmente. Non ha salutato la Federazione? Si ho notato, pazienza, avrà le sue buone ragioni…”