L’acquisto e poi la donazione: la casa di Pasolini è patrimonio di Roma capitale grazie al regalo del produttore.
L’indignazione e la protesta. La casa di Pasolini è stata al centro di una vera e propria mobilitazione da parte delle associazioni del territorio dopo la notizia di un’asta per metterla in vendita.
La prima andò deserta, e dopo tante assemblee pubbliche per manifestare la rabbia e il rischio concreto di perdere un vero e proprio patrimonio, l’abitazione di via Giovanni Tagliere 3, appartenuta a Pasolini, diventa un patrimonio per la capitale e per l’Italia intera.
Gli abitanti di Rebibbia, ma più in generale delle zone limitrofe e di Roma, sono da sempre legati ad un luogo che è simbolo di cultura e ricorda il vissuto di Pasolini. L’annuncio del sindaco Gualtieri, dopo tante proteste, ha però restituito alla città una casa che ora si trasformerà in un progetto ambizioso e in un punto di riferimento per la zona e non solo.
L’annuncio arriva direttamente dal sindaco Gualtieri. “Desidero ringraziare Pietro Valsecchi per la sua decisione di acquistare la casa di Pasolini – ha affermato – e di donarla al comune”. Così il primo cittadino ha svelato un dono di immenso valore da parte del produttore. L’acquisto è arrivato all’asta, trasformandosi in un gesto incredibile non solo per il territorio, ma anche per la cultura e la storia di tutta Italia.
Ora partirà un progetto che mira a rendere il luogo un punto di riferimento per le scuole e più in generale per tutta la città. “Appena entreremo in possesso dell’immobile – ha dichiarato l’assessore alla cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor -, lavoreremo per farne un luogo della memoria di quel grande scrittore che è stato Pier Paolo Pasolini”. Il merito è quindi tutto di Valsecchi, fondatore di TaoDue, produttore di serie tv e film di grande successo e ora icona anche di cultura dopo un dono a Roma di inestimabile valore.