L’ex tennista italiano, adesso allenatore, ha parlato in esclusiva a Notizie.com facendo il punto sul Roland Garros e sul forfait dell’altoatesino.
Fuori per colpa di un infortunio al ginocchio sinistro, non per i meriti dell’avversario. Così fa più male, l’eliminazione dal Roland Garros. Soprattutto osservando il tabellone favorevole che lo avrebbe agevolato: “Potevo andare lontano in questo torneo”, ha commentato a caldo Jannik Sinner, sconsolato. Aveva da poco alzato bandiera bianca con Rublev, lasciando il via libera al russo per i quarti di finale. Renzo Furlan, ex tennista e ora allenatore, ha commentato in esclusiva a Notizie.com il rammarico per il forfait dell’italiano.
Renzo Furlan, vedere uscire Sinner in questo modo è un peccato enorme.
“Sì, su di lui ci sono tantissime aspettative. Berrettini è un tennista già affermato, Sinner rappresenta il presente e soprattutto il futuro. Questi problemini purtroppo ce li ha sempre avuti, sono il suo tallone d’Achille. Mi ricordo anche a Indian Wells e a Miami, dispiace perché ha un potenziale straordinario”.
In questi casi meglio fermarsi per un periodo più lungo?
“Più o meno sto vivendo la stessa situazione con Jasmine Paolini. In BJK Cup si è fatta male al ginocchio a inizio aprile, un problema che poi si è portata dietro. La cosa importante è capire bene cosa si ha, la diagnosi è troppo importante. Poi, tramite un esperto, abbiamo optato per fermarci completamente per 3 settimane. Stiamo seguendo le cure prescritte per evitare l’operazione”.
Darebbe lo stesso consiglio a Sinner, insomma.
“Non penso che Sinner abbia la stessa cosa, il suo è più un problema al tendine rotuleo, però ci vuole una diagnosi corretta e di conseguenza una corretta strategia. Il ragazzo è seguito molto bene, intorno ha figure professionali competenti, sicuramente lo staranno consigliando per far sì che non si trascini dietro qualcosa che lo limita. Il tennis di adesso è estremamente selettivo, devi sempre giocare al 100% per affermarti”.
Dove può arrivare Jannik?
“Ai vertici mondiali nel giro di 2-3 anni se rivolve i piccoli acciacchi. Sono convinto di ciò, forse posso sembrare un po’ presuntuoso, ma è così. È fortissimo di testa e motivato. Certo, bisogna fare i conti con gli altri ragazzi della nuova generazione”.
Chi sono i fenomeni del futuro?
“Sinner sicuramente, può arrivare tra i primi 2, 3 o 5 al mondo. Difficile dirlo adesso. Sono 4-5 i tennisti che potranno raggiungere il top del tennis in futuro. Oltre a Jannik, dico certamente Alcaraz. Ha avuto un’evoluzione clamorosa, sembra di un altro livello. Poi penso anche a Auger-Aliassime, Rune e Musetti”.
Il Roland Garros, a parte la delusione per Sinner, ha regalato lo straordinario match Nadal-Djokovic.
“Vederli è sempre uno spettacolo. Non mi aspettavo un Nadal del genere, non è arrivato al torneo al 100% della condizione, invece è stato perfetto. Il ritmo della partita è stato estenuante, per vincere il secondo set Djokovic ha dovuto alzare tantissimo il livello del suo tennis. Parliamo di campioni assoluti, rimangono fenomenali”.