Con la cessione del Milan ad un fondo proprietario straniero adesso sono nove le società di calcio, della nostra Serie A, che appartengono agli stranieri. Cosa sta succedendo?
Alla fine è arrivata anche l’ufficialità: il Milan passa dal fondo proprietario Elliot a RedBird Capital Partners, di Gerry Cardinale. Si tratta della nona società, della nostra Serie A, con proprietari stranieri. Il calcio italiano si sta intrecciando, ancora di più, con la finanza. La passione, l’amore per il club e tutto il resto appresso si sta allontanando sempre di più.
Per molti i valori stanno lentamente sparendo dalla circolazione. Se interpretiamo, in chiave economica, tutto questo allora possiamo confermare che si tratta di un grandissimo successo. Come riportato in precedenza, però, sono quasi la metà le squadra che hanno un fondo proprietario non italiano.
Serie A sempre più straniera, come è cambiato il calcio?
Abbiamo considerato anche quelle appena retrocesse come il Genoa (777 Partners) ed il Venezia (Duncan Niederauer). Per il resto parliamo di squadre di alta classifica e media. In primis troviamo, appunto, i campioni di Italia del Milan pronti ad essere protagonisti nella prossima sessione del calciomercato estivo.
Successivamente abbiamo Inter (Steven Zhang), Roma (Dan Friedkin), Fiorentina (Rocco Commisso), Atalanta (Stephen Pagliuca), Bologna (Joey Saputo) e Spezia (Robert Platek). Senza dimenticare le due squadre che hanno salutato da un paio di giorni la massima serie. Tutti imprenditori che hanno deciso di investire nel nostro paese e soprattutto nella cosa in cui gli italiani davvero non possono fare a meno: ovvero il calcio.
Ognuna di queste società ha una storia diversa da raccontare. Anche se, nella maggior parte dei casi, la prospettiva principale è quella di legare il destino delle società con gli stadi di proprietà. Basti pensare che fino ad una decina di anni fa la situazione non era per nulla così. Cosa è cambiato? Sicuramente la pandemia da Covid avrà influito parecchio, ma già da prima la situazione economica non era assolutamente delle migliori.
