Benzina e diesel in forte aumento, il Codacons lancia l’allarme: fare il pieno, per le famiglie italiane, è diventato un vero e proprio lusso
Già nella giornata di ieri vi avevamo annunciato l’aumento da parte sia della benzina che quello del diesel. Nel giro di pochissime ore gli italiani hanno notato un drastico aumento da parte dei carburanti. Il tutto si è verificato dopo il conflitto in Ucraina: da quel momento in poi la situazione è decisamente andata fuori controllo per via dell’improvviso aumento dei costi. Tantissime sono state le proteste da parte degli italiani.
Sembrava che fino a poche settimane fa la situazione si fosse “tranquillizzata” con l’abbassamento del carburante (anche se il prezzo comunque era alto), ed invece adesso siamo nuovamente punto e a capo. Tanto è vero che anche il Codacons ha voluto lanciare un altro campanello d’allarme, proprio come fece nei mesi scorsi. A farne le spese, come sempre, sono le famiglie italiane che avranno degli effetti pesanti sui loro portafogli. Adesso fare il pieno è diventato quasi un lusso.
Davvero una situazione molto pesante che gli italiani si apprestano a vivere. Gli ultimi dati riportati dal Codacons parlano molto chiaro: fare il pieno dell’auto per la benzina viene a costare 16 euro in più, mentre addirittura 19 per il gasolio. Tanto è vero che in modalità servito verrà a costare più di 2 euro al litro.
Basta fare un confronto con i prezzi dello scorso anno. In questo periodo (giugno 20219 la benzina costava 1,593 euro/litro mentre il gasolio ad 1,452 euro/litro. Adesso per un litro di verde si spende il 20% in più rispetto allo scorso anno. Per il diesel si è arrivati addirittura al 26%.
Il presidente Carlo Rienzi lancia l’allarme: “I listini dei carburanti hanno effetti diretti su prezzi e tariffe di una moltitudine di beni e servizi. I nuovi rialzi avranno conseguenze pesanti sull’inflazione e tasche degli italiani“. L’appello al governo: “Bisogna adottare nuove misure per abbassare i listini e combattere le speculazioni che danneggiano non solo i consumatori ma l’intera economia“.