L’Agenzia delle Entrate scende in campo e prova a proteggere i dati degli italiani dalle minacce degli hacker: ecco in che modo
L’Agenzia delle Entrate ci sta provando in tutti i modi a cercare di proteggere i dati di milioni di contribuenti italiani che potrebbero finire nelle mani degli hacker. Una situazione per nulla semplice visto che, proprio in questi ultimi giorni, si stanno sentendo molte notizie di attacchi e minacce che arrivano dalla Russia dove i pirati informatici sono pronti a dare fastidio ad alcuni server. Tra coloro che hanno lanciato la sfida c’è il gruppo filorusso Killnet. Ed è per questo motivo che i dati che ha in mano il Fisco devono essere più che mai difesi. In merito a questo le Entrate stanno attuando un vero e proprio piano affinché questo non avvenga. Una strategia che prende il nome di “tecnica delle perturbazioni”.
Ovviamente vi starete chiedendo cosa significa tutto ciò. Ora ve lo spieghiamo. In poche parole il Fisco è pronto a procedere con una pseudoanonimizzazione dei dati personali con la sostituzione di alcune voci anagrafiche per poter confondere il possibile attacco degli hacker. Le banche dati del fisco sono state al centro di alcuni rilievi da parte del garante della Privacy. Mettere delle informazioni personali ed importanti potrebbe creare molti problemi ai contribuenti in caso proprio di furto.
Il Fisco scende in campo per proteggere la privacy a tutti i costi. Anche mettendo in pratica alcune tecniche informatiche, cercando di mescolare i dati e rendere irriconoscibili alcune voci anagrafiche da riferire proprio ad un contribuente. Non si tratta atro che uno scambio di dati alterati che serviranno a confondere i possibili aggressori.
Anche se questa mossa può avere anche effetti negativi. Quali? I nostri dati che usa il Fisco possono finire anche in mani sbagliate. Non vogliamo neanche immaginare quali possano essere le conseguenze in merito.