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Esteri

Sanzioni contro la Russia: ecco la risposta di Mosca all’Italia

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Francesco Spagnolo

E’ arrivata la risposta della Russia all’Italia alle sanzioni decise da Roma dopo l’invasione in Ucraina. Ecco tutti i dettagli.

E’ arrivata la risposta della Russia alle sanzioni dell’Italia contro Mosca dopo l’inizio dell’operazione del Cremlino in Ucraina. Precisamente, come riportato da La Verità, i filorussi continuano a tenere ferma nel porto di Mariupol la nave cargo Tzarevna, imbarcazione battente bandiera maltese, ma di proprietà del gruppo armatoriale genovese Fratelli Cosulich.

Putin ha deciso di rispondere in modo duro alle sanzioni dell’Italia © Ansa

In particolare, la nave dallo scorso 24 febbraio è attraccata a Mariupol e la Russia starebbe valutando la possibilità di nazionalizzare questa imbarcazione. Una scelta che per molti rappresenta una risposta agli yatch sequestrati dall’Italia ai russi dopo l’inizio delle operazioni in Ucraina.

Sappiamo che durante la guerra non ci sono regole, ma questo è troppo – il commento a  La Verità dell’armatore Augusto Cosulich – non è mai capitata una situazione del genere. E poi, se la nave uscisse dal territorio russo, andando in altri mari, tornerebbe di nostra proprietà? Vedremo cosa succederà ora per ora“.

Toti: “Inammissibile quanto sta avvenendo”

Toti in contatto con il gruppo italiano per provare a trovare una soluzione © Ansa

Il blocco della nave, che da sola vale almeno 10 milioni di dollari, e la sua eventuale nazionalizzazione potrebbe aprire un nuovo scontro tra Italia e Russia. “E’ inammissibile quanto sta succedendo – ha detto il presidente della Liguria Toti – la nave rischia di diventare di proprietà del governo della nuova Repubblica di Donetsk e sottratta ai proprietari italiani. Come governatore esprimo la mia solidarietà all’armatore genovese e assicuro il mio impegno anche nei confronti del governo“.

Anche Malta è pronta a scendere in campo in questa vicenda per cercare di far partire la nave da Mariupol. Il premier Abela è pronto ad inviare una protesta ufficiale a Mosca e ha chiesto all’Italia di fare la stessa cosa.

Una vicenda che, come detto in precedenza, potrebbe aprire un nuovo caso diplomatico tra Roma e Mosca. Vedremo, quindi, se alla fine da parte di Mosca ci sarà un passo indietro oppure il Cremlino continuerà con la linea della nazionalizzazione come risposta alle sanzioni decise dall’Italia.

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Francesco Spagnolo