Eâ arrivata la risposta della Russia allâItalia alle sanzioni decise da Roma dopo lâinvasione in Ucraina. Ecco tutti i dettagli.
Eâ arrivata la risposta della Russia alle sanzioni dellâItalia contro Mosca dopo lâinizio dellâoperazione del Cremlino in Ucraina. Precisamente, come riportato da La VeritĂ , i filorussi continuano a tenere ferma nel porto di Mariupol la nave cargo Tzarevna, imbarcazione battente bandiera maltese, ma di proprietĂ del gruppo armatoriale genovese Fratelli Cosulich.
In particolare, la nave dallo scorso 24 febbraio è attraccata a Mariupol e la Russia starebbe valutando la possibilitĂ di nazionalizzare questa imbarcazione. Una scelta che per molti rappresenta una risposta agli yatch sequestrati dallâItalia ai russi dopo lâinizio delle operazioni in Ucraina.
âSappiamo che durante la guerra non ci sono regole, ma questo è troppo â il commento a La VeritĂ dellâarmatore Augusto Cosulich â non è mai capitata una situazione del genere. E poi, se la nave uscisse dal territorio russo, andando in altri mari, tornerebbe di nostra proprietĂ ? Vedremo cosa succederĂ ora per oraâ.
Il blocco della nave, che da sola vale almeno 10 milioni di dollari, e la sua eventuale nazionalizzazione potrebbe aprire un nuovo scontro tra Italia e Russia. âEâ inammissibile quanto sta succedendo â ha detto il presidente della Liguria Toti â la nave rischia di diventare di proprietĂ del governo della nuova Repubblica di Donetsk e sottratta ai proprietari italiani. Come governatore esprimo la mia solidarietĂ allâarmatore genovese e assicuro il mio impegno anche nei confronti del governoâ.
Anche Malta è pronta a scendere in campo in questa vicenda per cercare di far partire la nave da Mariupol. Il premier Abela è pronto ad inviare una protesta ufficiale a Mosca e ha chiesto allâItalia di fare la stessa cosa.
Una vicenda che, come detto in precedenza, potrebbe aprire un nuovo caso diplomatico tra Roma e Mosca. Vedremo, quindi, se alla fine da parte di Mosca ci sarĂ un passo indietro oppure il Cremlino continuerĂ con la linea della nazionalizzazione come risposta alle sanzioni decise dallâItalia.