JP Morgan, il CEO Jamie Dimon ha lanciato un vero e proprio allarme ai mercati. Spunta anche la data in cui si potrebbero verificare non pochi problemi per l’economia mondiale
Non è assolutamente un mistero che il conflitto che si sta verificando in Ucraina abbia provocato non pochi danni. Non solamente per il paese orientale che, ogni giorno, conta tantissimi morti tra soldati e civili. Soprattutto per quanto riguarda la condizione economica mondiale. Ed è per questo motivo che il CEO di JP Morgan, Jamie Dimon, ha voluto lanciare un vero e proprio allarme in merito a questa situazione che non è assolutamente delle più semplici. Tanto è vero che è spuntata anche la data: si parla del 15 giugno. Cosa succederà?
Si parla addirittura di una vera e propria catastrofe a livello apocalittico. Le sue parole sono state brevi ma intense, tanto a far capire cosa spetterà all’economia mondiale. Ha utilizzato il termine “uragano economico“. E’ ovvio che queste dichiarazioni non promettono a nulla di buono. Il tutto perché provocato dalla riduzione del bilancio della FED e dalla guerra in Ucraina. Il tutto considerando anche l’aumento dei prezzi delle materie prime e di energia. Non è finita qui visto che di questo “uragano” nessuno conosce l’entità. E questo preoccupa non poco.
Queste sono alcune delle parole che arrivano proprio dal CEO: “In questo momento c’è un po’ di sole, le cose stanno andando bene e tutti pensano che la Fed possa gestire la situazione. Ma quell’uragano è proprio là fuori, in fondo alla strada, in arrivo sulla nostra via”. Lo stesso Dimon è preoccupato per l’annuncio da parte della ‘Federal Reserve‘. Il tutto per una possibile riduzione del bilancio e dell’inversione dei programmi di acquisto di obbligazioni di emergenza.
In questo caso entra in gioco il Quantitative tightening. Di cosa stiamo parlando? Non è altro che uno strumento usato dalle banche centrali per ridurre la quantità di liquidità nell’economia. Dall’inizio di questo mese di parla di un aumento di 95 miliardi di dollari in partecipazioni obbligazionarie ridotte. “Non abbiamo mai avuto Qt come questo, quindi al momento è come se fossimo di fronte a qualcosa di imprevedibile su cui si potranno scrivere libri di storia per 50 anni“.
La preoccupazione di Dimon riguarda gli effetti del conflitto in Ucraina. Ovvero: materie prime (in ambito alimentare ed energetico), petrolio (aumento impressionante del prezzo al barile). Secondo la stessa JP Morgan l’Europa non sta facendo molto per risolvere tutto ciò e di questo sono molto preoccupati.