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Esteri

Primo trapianto d’orecchio stampato in 3D con cellule umane – FOTO

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Cristiano

Si tratta di una vera e propria svolta storia nel mondo della medicina e non solo: è stato attuato il primo trapianto d’orecchio stampato in 3D con le cellule umane nei confronti di una ragazza – FOTO

Ospedale (Ansa Foto)

Sta facendo il giro del mondo questa notizia. E non potrebbe essere altrimenti visto che si tratta del primo caso al mondo. Ci troviamo negli Stati Uniti D’America, precisamente nel Queens, dove si sta parlando di una vicenda che ha incuriosito molto gli amanti del settore. Da come avete ben potuto intuire dal titolo stiamo parlando di una operazione d’orecchio dove è servita una grande mano della stampa 3D per creare una parte del corpo umano con le cellule del paziente.

A riportare il tutto ci ha pensato il noto quotidiano ‘New York Times‘. Si tratta della creazione di un orecchio stampato e fatto con cellule umane. Subito dopo i medici lo hanno trapiantato. Ad opera di una società di biotecnologie del Queens. A sottoporsi a questo delicato intervento (che passerà sicuramente nella storia) è una donna di 20 anni. Quest’ultima è nata con l’orecchio destro piccolo e deforme. Ha ricevuto un impianto auricolare stampato in 3D realizzato con le sue stesse cellule.

USA, primo trapianto d’orecchio stampato in 3D con cellule umane – FOTO

Operazione orecchio (Ansa Foto)

Si tratta di un grande passo in avanti per la storia della medicina, senza alcun tipo di dubbio. Il nuovo orecchio è stato trapiantato a marzo ed è stato stampato in una forma che corrispondeva proprio a quello sinistro della donna. Adesso il suo compito sarà quello di rigenerare il tessuto cartilagineo, con il compito di farlo assomigliare ad un orecchio naturale. Soddisfatto di questa operazione il professore di ingegneria biomedica della ‘Carnegia Mellon Universit’, Adam Feinberg.

Quest’ultimo ci ha tenuto a precisare che si tratta di un qualcosa di storico, con la speranza che in molti prendano come esempio questa operazione per il futuro. Anche se non è detto che tutto vada come previsto. Sono in corso alcune sperimentazioni cliniche che comprendono 11 pazienti ed è possibile che i trapianti possano fallire per alcuni motivi.

 

 

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