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Cronaca

“Sto prendendo botte”: muore ma lascia un chiaro indizio, via al processo

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Francesco P

Partito il processo ma l’indagine si basa su indizi molto precisi: prima di morire l’uomo ha chiarito quanto stava accadendo.

L’indagine è finita sul tavolo del Pm Cappelli, e all’apparenza sembrava potersi chiudere in maniera diversa. Ettore T., cinquantenne, è deceduto a Torino, e soffriva da tempo di una patologia al cavo orale che lo aveva costretto a sottoporsi a delicatissimi interventi chirurgici.

I carabinieri indagano © Ansa

Il 3 aprile però, la crisi con la moglie si trasformò in un furioso litigio. Fu necessario l’intervento delle forze dell’ordine, allertate dai vicini, e si trasformò in una corsa d’urgenza in ospedale. Nelle 24 ore successive la donna fu dimessa, e il giorno successivo, il 5 aprile, denunciò la morte del marito. Per il medico legale quel decesso fu causato da cause naturali.

Ettore però aveva raccontato tutto ad una donna che vive in Puglia, affermando che dopo la scoperta del tradimento, la moglie avrebbe cominciato a maltrattarlo. La cremazione chiesta dalla donna è stata quindi immediatamente bloccata, e da altre analisi è partita una indagine basata su una lunga lista di messaggi, in cui potrebbe esserci la verità.

Muore a Torino: la moglie finisce in tribunale

La donna dopo le indagini dovrà affrontare il processo © Ansa

La vicenda non ha convinto il pm, e dietro quella morte naturale, in cui alcuni segni sul volto erano “mascherati” dalle operazioni, c’era altro. Dopo aver saputo della morte di Ettore, l’amante ha informato i Carabinieri, mostrando alcuni messaggi che le erano arrivati nei giorni precedenti.

La moglie dopo aver scoperto il tradimento aveva cominciato a maltrattare l’uomo, che raccontava tutto. “Se mi trovano morto è stata lei”, scriveva, e ancora: “Sto prendendo botte”. Da qui l’iscrizione al registro degli indagati della vedova, che si è professata innocente e per il resto si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ora dovrà affrontare il processo che chiarirà definitivamente la sua posizione. Secondo l’esperto però, gli interventi chirurgici necessari per la patologia dell’uomo, avrebbero nascosto i segni dell’asfissia, che ora andranno approfonditamente analizzati.

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