Ancora una tragedia sulle montagne italiane. Un base jumper americano è morto in Trentino durante un lancio. Ecco la ricostruzione dell’incidente.
L’ennesima tragedia sulle montagne italiane italiane è avvenuta nella mattinata di venerdì 3 giugno in Trentino. Come scritto da La Repubblica, un base jumper americano è morto dopo essersi schiantato contro le rocce. Immediata la chiamata al personale medico, ma per il turista non c’è stato niente da fare. Le sue condizioni erano troppo gravi e i sanitari non hanno puto fare altro che constatare il decesso.
Dalle prime ricostruzioni, l’uomo si era lanciato con la sua tuta alare dall’Happy Birthday, uno dei punti prediletti del Monte Brento, ma, per motivi ancora da accertare, il suo paracadute non si è aperto e il base jumper si è andato schiantare contro le rocce dopo una caduta di oltre 200 metri.
La chiamata ai soccorsi è stata immediata, ma il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. E’ stata, comunque, aperta un’indagine per cercare di ricostruire meglio quanto successo.
Le indagini su questo incidente sono in corso e da parte degli inquirenti si preferisce mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle prove certe. In particolare, gli investigatori devono capire il motivo della mancata apertura del paracadute.
Le ipotesi al vaglio sono due: un problema oppure un errore di procedura da parte del base jumper magari nel tentativo di evitare l’impatto con le rocce. Maggiori certezze le avremo solamente nei prossimi giorni dopo che sarà verificato meglio il paracadute.
Si tratta, come riferito da La Repubblica, del primo incidente in quello che è considerato il regno dei base jumper. Il bilancio, però, rischia di aumentare nei prossimi giorni visto che, in concomitanza con le vacanze estive, saranno molti i turisti che decideranno di lanciarsi con la propria tuta alare dal monte Brenta e il rischio di incidenti in questi casi è sempre molto alto.