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Sollevamento pesi, Pizzolato campione d’Europa: “Ho ancora fame, vi svelo il mio segreto”

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Carlo Roscito

L’azzurro ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Con il trionfo di giovedì a Tirana ha vinto il suo terzo Europeo in carriera. Messa la firma anche su due nuovi record del mondo.

Medaglia d’oro e due record mondiali (slancio e totale). Cosa volere di più? Semplice: continuare a superare se stesso per risalire sul gradino più alto del podio. Volontà di ferro e testa già ai prossimi appuntamenti. Nino Pizzolato, ragazzo siciliano di 25 anni, ha la forza per sollevare il mondo. Sicuramente quella per alzare il bilanciere e centrare il terzo Europeo in carriera. Giovedì l’ennesimo trionfo a Tirana, il giorno dopo era già a Roma in palestra, a sudare durante gli allenamenti. Categoria 89 chilogrammi, l’estate scorsa medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo. Il campione azzurro di sollevamento pesi parlato in esclusiva a Notizie.com.

Nino Pizzolato è diventato per la terza volta campione d’Europa (Ansa Foto)

Nino, un altro successo straordinario. Qual è il tuo segreto?

“La costanza e la fatica. Non parlo di sacrificio perché faccio qualcosa che mi piace. Cerco di dare sempre il massimo in ogni seduta, non è facile con i nostri ritmi”.

La stanchezza però sembra non esistere quando si tratta di vincere.

“Quando sei sopra la pedana non devi avere paura di esprimerti. Hai dedicato la tua vita e le tue giornate per arrivare a quell’appuntamento, ecco perché non puoi avere paura di fallire. Altrimenti butti via tutto il tempo impiegato a prepararti”.

Come si diventa campione europeo per la terza volta?

“Ho sempre più fame di vittorie, non mi accontento. Aspettavo l’Europeo di Tirana da 9 mesi, era una gara utile per vedere i risultati di tutto questo periodo di lavoro. Direi che è andata bene…”.

Nino Pizzolato esulta sul gradino più alto del podio a Tirana (Ansa Foto)

Che gara è stata? 

“Tosta, sono riuscito a mettermi dietro il bulgaro Nasar, medaglia d’argento, e il georgiano Davitadze, bronzo. Dopo le Olimpiadi ho staccato 15 giorni, con il cambio delle categorie sono dovuto salire di peso fino agli 89 kg, ho triplicato il lavoro, dovevo rinforzare i miei punti deboli. Ce l’ho fatta, ho alzato 175 kg di strappo, 217 di slancio e 392 di totale”.

Come si sviluppa la tua settimana? 

“Faccio doppi allenamento di lunedì, mercoledì e venerdì, una sola seduta di martedì, giovedì e sabato. Oltre a questo è fondamentale recuperare bene, dormire sempre 7-8 ore. E non in orari casuali: il corpo riprende meglio le energie se si dorme dalle 23-23.30 fino alle 7. Il recupero fisiologico avviene in quelle ore, altrimenti ci vuole il quadruplo del tempo”.

Non deve essere semplice.

“Devo sapermi gestire al meglio. Serve anche staccare la testa al momento giusto, per esempio non rimanere chiuso nel centro olimpico quando si ha il giorno di stacco. Il cervello deve respirare, la sanità mentale è un’arma unica per gli atleti”.

Nino Pizzolato ha 25 anni e non ha voglia di fermarsi (Instagram)

Prossimi appuntamenti? 

“Il 19 e 20 giugno ci saranno i campionati italiani, i primi di luglio i Giochi del Mediterraneo. Poi, a dicembre, le prove mondiali a Bogotà, si inizia con le qualificazioni per le prossime Olimpiadi”. 

Dobbiamo aspettarci Nino Pizzolato protagonista a Parigi nel 2024?

“Appena vinto il bronzo a Tokyo mi sono detto ‘ora devo lavorare per arrivare alle prossime Olimpiadi nella migliore condizione possibile’. Ci sto pensando dall’estate scorsa”. 

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Carlo Roscito