A fine partita hanno parlato Pellegrini, autore del gol, più Scamacca, Florenzi e Gnonto, all’esordio assoluto al Dall’Ara. Suo l’assist per la rete del vantaggio.
Un pizzico d’attenzione in più e magari sarebbe arrivata pure la vittoria. L’Italia pareggia 1-1 contro la Germania al Dall’Ara nella prima partita della Nations League. Lorenzo Pellegrini, autore del gol del vantaggio, ha così commentato i 90 minuti coi tedeschi: “Si è rivista una squadra, sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Siamo contenti, soprattutto dopo tutte le cose che sono state dette in questi giorni. C’è bisogno di ritrovare un gruppo di uomini prima che calciatori”.
La prestazione l’ha convinto: “Abbiamo tenuto testa a un avversario fortissimo, la Germania dà un’intensità incredibile, è un punto da cui ripartire“, ha detto a Rai Sport. Senza esagerare nei commenti: “Bisogna essere equilibrati. Non siamo gli ultimi arrivati dopo un ko e non basta una vittoria per sentirsi grandi. Dobbiamo ripartire dai ragazzi, ci sono giovani che si allenano al 100%, siamo sulla strada giusta. Non ho mai visto una squadra vincere senza dare il massimo“.
Gianluca Scamacca è stato schierato al centro del tridente, non è riuscito a colpire nonostante qualche occasione a disposizione: “Me ne so ‘magnati’ un po’, spero che il gol arrivi alla prossima. Chi mi conosce sa che sono un ragazzo semplicissimo, sto vivendo un sogno, farò di tutto per coltivarlo”. Il suo nome è sempre al centro delle vicende di mercato: “Non le leggo certe cose, conta solo il campo. Il mercato e i numeri li fanno le società, io penso a giocare. In Italia ci sono tanti giovani di qualità e talento, bisogna dargli spazio, il mister oggi lo ha fatto”.
Alessandro Florenzi ha indossato la fascia da capitano: “È sempre una bella responsabilità, con questa maglia si rappresenta il Paese, si deve sempre dare qualcosa di più. Immagino sia stato un bel segnale, tutti hanno dato il fritto per onorare l’Italia. Nessuna partita deve essere scontata, avevamo cambiato tanto rispetto a Wembley, tanti erano all’inizio. Qualcuno ha pagato l’emozione, qualcuno ha giocato come un piccolo veterano. Serve questo atteggiamento”.
Wilfried Gnonto, esordio e assist nella stessa sera, non sta nelle pelle: “Per me è stata una settimana un po’ strana, molto emozionante. Il mister mi ha dato un’occasione con lo stage, l’ho sfruttata al massimo. Oggi è andata bene, sono molto contento. Va tutto molto veloce, io mi godo il momento e ogni allenamento. Essere qui è un onore. A chi dedico l’esordio? Ai miei genitori devo tutto, da quando sono piccolo fino a oggi hanno fatto tanti sacrifici. Cerco di ripagarli, spero siano orgogliosi di me”. Lo chiamavano il latinista del gol: “Sì, perché ho fatto 2-3 anni di classico. L’assist? Kehrer era già ammonito, non ho pensato ad altro, solo a scartarlo, poi quella palla così in mezzo è la più difficile per portieri e giocatori. Bisogna prendere dei rischi, se sei attaccante devi cercare di fare la differenza“.
Con coraggio ha scelto di lasciare l’Inter e trovare spazio allo Zurigo: “Ho preso un grande rischio, ero all’inter, a casa mia. Ma bisogna prendere delle decisioni difficili, i miei genitori e i miei procuratoti mi sono stati vicini. Se mi piace Sterling? Penso sia di livello mondiale, molto duttile, determinante nelle giocate. Quello che provo a fare pure io. Posso giocare in tutte le posizioni d’attacco, decide il mister”. Contro l’Argentina non è riuscito a fare una foto con Messi: “Ci provato, ma è stato inutile. Sono stato un’ora davanti allo spogliatoio”.