I due calciatori verdeoro che giocano in Europa hanno discusso ferocemente perché uno dei due ha paragonato l’altro ad un ex Inter
Una scena triste e poco professionale anzi sembra quasi di vedere dei bambini che litigano per il pallone o per chi deve andare in porta. Il problema è che non sono bambini, ma grandissime star di livello internazionale e che giocano per una delle nazionali più forti del mondo, il Brasile. Eh già, si direbbe che non sia stato un weekend tranquillo nel ritiro della nazionale brasiliana. Nel corso dell’allenamento in vista dell’amichevole contro il Giappone, in programma il 6 giugno a Brasilia, i nervi e la tensione hanno perso il sopravvento e per sfortuna del gruppo della Seleçao la brutta vicenda è stata immortalata dai fotografi e dai giornalisti che seguivano la seduta a bordo campo.
Nel corso di una sessione di allenamento da parte della selezione del ct Tite c’è stata una rissa che ha visto coinvolti Richarlison e Vinicius Jr. Una situazione non insolita, nel senso che spesso può accadere che due compagni per divergenze o per un’entrata poco raccomandabile ci sia qualche discussione. Ma i due calciatori del Brasile sono andati oltre e solo l’intervento dei compagni del calibro di Neymar, Dani Alves e Paquetà più altri compagni nelle vicinanze hanno evitato il peggio.
Il motivo dietro l’acceso alterco non è stato rivelato subito, ma nelle ore successive tutte è venuto a galla ed è stato più chiaro. A dirlo è stato l’attaccante dell’Everton che sui social ha scritto: “Ha detto che non posso vincere la Champions League. Ha detto che sono sopravvalutato. Ha detto che l’Everton retrocederà la prossima stagione, e sono stato zitto. Ma quando ha detto che Lukaku è migliore di me, ho perso la testa“.
A riportare queste parole è TNT Sports Argentina. Insomma, Romelu Lukaku si è ritrovato ad essere oggetto di una rissa senza che c’entrasse minimamente con tutta la situazione. Ma tutto sarebbe un gioco, iniziato con qualche battuta di troppo, sulla forza dell’uno rispetto all’altro, ma poi, una volta l’uno davanti l’altro, si sarebbero messi a ridere e a giocare. L’avrebbero fatto apposta per i tanti fotografi che erano a bordocampo che avrebbero abboccato.