Il servizio di guida autonoma è firmato Baidu, il gigante cinese dell’hi-tech che ha già depositato 2.900 brevetti per i taxi senza conducente
Il Taxi senza conducente è finalmente operativo in Cina. Il gigante hi-tech cinese Baidu ha realizzato quello che anni fa sembrava semplicemente una trama da film di fantascienza, i suoi Robotaxi sono entrati in funzione lo scorso 2 maggio.
L’Apollo Go Robotaxi, questo il nome completo del servizio, è entrato in funzione nello nello Shougang Park, che sarà una delle sedi delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Ora gli utenti possono chiamare un robotaxi Baidu senza autista nella vita reale, segnando un passo fondamentale sulla strada per la guida autonoma, senza conducente.
Un’innovazione importante
I veicoli senza conducente vengono accreditati come un modo, in un vicino futuro, per rendere meno costose le corse in taxi riducendo al contempo gli incidenti stradali, ma è facile immaginare che in Italia non siano certo ben visti dagli attuali fornitori del servizio di taxi. Lo sviluppo delle automobili a guida autonoma è in ritardo rispetto alle previsioni, Uber, il più grande servizio di ride-hailing, sperava di avere 75.000 auto a guida autonoma sulla strada entro il 2019 e di gestire una flotta di taxi senza conducente in almeno 13 città degli Stati Uniti già nel 2022. La realtà è clamorosamente diversa.
Il servizio cinese un apripista
Utilizzando l’Apollo Go App, gli utenti possono localizzare un robotaxi nelle vicinanze e prenotare il viaggio attraverso un sistema completamente self-service. Per trovare il veicolo gli utenti vengono aiutati dalla navigazione in realtà virtuale e dal clacson dell’auto che suona a distanza, mentre per sbloccare l’ingresso gli utenti devono scansionare un codice QR e un codice sanitario per la verifica dell’identità. Un sistema molto simile a quello oramai comunemente utilizzato per noleggiare le automobili per i piccoli spostamenti cittadini o i monopattini e le bicilette elettriche.
Come un’avveniristica astronave
Una volta sbloccata la portiera e saliti a bordo, basta fare clic sul pulsante “Inizia il viaggio”: il sistema assicurerà che le cinture di sicurezza siano allacciate e le porte siano chiuse, a quel punto il viaggio inizierà solo dopo che tutti i controlli del protocollo di sicurezza dei passeggeri saranno stati completati. Non essendo presente fisicamente un guidatore, i veicoli sono collegati in 5G ad un servizio di guida remoto, che può prendere il controllo in caso di emergenze eccezionali.
Un progetto seguito anche da altre nazioni
Quello dei Taxi robot è un progetto allo studio da anni in molte altre nazioni del mondo proprio perchè valutato molto utile per la comunità. Dubai farà partire in via sperimentale il circuito di taxi senza autista entro il 2023. Lo ha annunciato, riferisce il quotidiano online The National, la Roads and Transport Authority, la quale ha aggiunto che ci saranno già delle prove quest’anno prima del lancio ufficiale nel prossimo. Anche le autorità di regolamentazione della California hanno dato il via ad un servizio di taxi robotizzato per le strade di San Francisco. L’importante via libera per poter iniziare ad offrire ai passeggeri delle corse in taxi senza conducente segna una svolta epocale per uno stato americano.