Un pilota corre il gran premio della Catalogna e compete con gli altri fino alla fine, ma poi commette un errore imperdonabile. Ma non è la prima volta
Una figura pessima, soprattutto se sei un po’ spocchiosetto, non fai attenzione alla “torretta” e, da un certo punto di vista, non impari mai. Stavolta è la disattenzione al traguardo, un’altra è il sorpasso al limite (vietato su Bagnaia qualche gran premio fa) e un’altra ancora quando, e spesso lo fa, tenta di anticipare in staccata per entrare all’interno e poi “struscia” moto altrui. Dice di non farlo mai apposta, ma succede. E oggi quando Aleix Espargaro taglia il traguardo e comincia a festeggiare, convinto di essere arrivato secondo, quando in realtà mancava di completare un altro giro, è quasi una punizione benedetta. Povero ragazzo, quando se ne è accorto, si è disperato, andandosi a rifugiare nei box e mettendosi a piangere. La stessa cosa successe anche a Julian Simon nel 2009, un altro tipetto un po’ particolare e che sa tutto lui. E sempre al Montmelò, la stessa pista.
Ma cosa è successo esattamente? Il pilota dell’Aprilia, nato a Granollers, a pochi chilometri dalla pista del Montmelò, sbaglia i calcoli sulla distanza della gara e vede così evaporare quello che fin lì era stato un eccellente piazzamento alle spalle del vincitore, Fabio Quartararo. Era successo appunto 13 anni fa, con Julian Simon che in 125, sempre al Montmelò, iniziò a festeggiare con un giro di anticipo, regalando trionfo e coppa ad Andrea Iannone.
Al 23/esimo dei 24 giri previsti del GP di Catalogna, Aleix passa sul traguardo con oltre mezzo secondo di vantaggio su Jorge Martin, comincia ad alzare le braccia al cielo convinto di aver ottenuto un ottimo piazzamento, secondo dietro a Quartararo, Aleix Espargaro, e subito toglie il gas. Il problema è che la gara non è finita come pèensa lui, e così, viene sfilato, sia dallo spagnolo della Ducati Pramac, che da Johann Zarco ma anche da Mir, per poi capire che stava succedendo qualcosa di strano, ovvero che la gara non era finita come pensava lui.
E così si rimette in “moto” nel vero senso della parola, ridà gas alla sua moto, respinge l’assalto di Luca Marini, superato nel corso dell’ultimo giro, e arriva al traguardo al quinto posto, stravolto e in lacrime, anche perché al box Aprilia si mettono le mani nei capelli e restano basiti per la clamorosa svista del loro pilota di punta. Una svista che costa 9 punti in classifica, quanti ne passano fra i probabilissimi 20 del secondo posto e gli 11 del 5° posto finale. Svista madornale che, nel giorno della possibile consacrazione e in cui comunque rimarca il ruolo di primo sfidante di Quartararo nel mondiale, è a 22 punti di distacco, fa passare Aleix Espargaro dall’altare alla polvere. Che figuraccia.